Incarichi e proclama relativi agli interventi di interesse collettivo tengono banco nella vita politica di Castel Mella: l’insediamento del neo sindaco leghista Giorgio Guarneri non è evidentemente bastato a superare il clima da tribuna elettorale; anzi.
Dopo una seduta inaugurale del nuovo consiglio comunale dai toni decisamente accesi, alcune recentissime dichiarazioni del primo cittadino in merito ai lavori per attivare il sistema di videosorveglianza sul territorio hanno suscitato il biasimo dell’ex Marco Franzini, ora all’opposizione.
«La Lega si sta facendo vanto di un lavoro non suo - afferma Franzini -. Il progetto per questo sistema di videosorveglianza era partito dalla nostra amministrazione».
«Quanto fatto da chi ci ha preceduto - ribatte Guarneri - era insufficiente. Abbiamo introdotto miglioramenti». Disputa sulla videosorveglianza a parte, Franzini polemizza anche sulla nascita di un nuovo «staff del sindaco» per realizzare il quale il Comune ha emesso un bando: «Ci sono già sindaco, assessori e consiglieri. Che senso ha - si chiede - introdurre un generico staff non meglio qualificato, il cui capo percepirà 20 mila euro l’anno?».
«Siamo un Comune di 11 mila abitanti - afferma invece il suo successore - e uno staff di gente esperta può aiutarci molto».
E per quanto riguarda le critiche sullo stipendio che il responsabile del nuovo nucleo percepirà? «Si tratta di un incarico che prevede 36 ore alla settimana di presenza attiva sul territorio. Un vero lavoro full time - risponde l’amministratore -. Inoltre è ora di finirla coi falsi miti; con i discorsi legati agli amministratori che lavorano gratuitamente. Personalmente ho decurtato la mia indennità del 25%, gli altri della Giunta nemmeno quello. Sono convinto - conclude il sindaco - che il paese beneficerà più dei tagli alle tasse che attueremo che non di quanto sarebbe stato raccolto con le nostre indennità». Probabilmente la polemica proseguirà nel consiglio in calendario per domani. F.GAV.