Colluttazione
sul treno,
non fu rapina

di Mario Pari
Un’immagine presa   dalle riprese  al capotreno e al senegalese
Un’immagine presa dalle riprese al capotreno e al senegalese
Un’immagine presa   dalle riprese  al capotreno e al senegalese
Un’immagine presa dalle riprese al capotreno e al senegalese

Non è stata una rapina, nemmeno tentata, ma l’imputato si è comportato in modo violento. Si è concluso in questo modo il processo con rito abbreviato nei confronti di Moussa Diatta, il cittadino senegalese accusato di rapina nei confronti di un capotreno. I FATTI RISALGONO al 23 settembre scorso e avvennero su un convoglio di Trenord della linea Brescia-Cremona, tra Brescia e bagnolo Mella. Il comportamento del dipendente di Trenord, che morse l’immigrato e gli disse «Negro di m...» ebbe quale conseguenza il licenziamento, avvenuto in dicembre. Contro il licenziamento Giordano Stagnati, cremonese, di 25 anni ha presentato ricorso al giudice del lavoro, destinato ad essere discusso in luglio. Su quanto accadrà nei prossimi mesi potrà avere sicuramente ripercussioni l’esito del processo che si è concluso ieri. La vicenda è piuttosto complessa e nel corso del procedimento, celebrato con rito abbreviato, non è stato facile ricostruirla. Anche perché la ricostruzione si basava in gran parte su un filmato girato con il telefonino da una ragazza sul treno. Filmato che però il capotreno e il suo legale, avvocato Massimiliano Cortellazzi, hanno sempre sostenuto essere stato pubblicato su un social solo parzialmente. MOUSSA DIATTA, difeso dall’avvocato Cristina Fratelli, il 23 settembre era salito sul treno e al controllo era risultato privo di biglietto. La tensione tra lui e il capotreno era salita soprattutto dopo che la carta di credito del passeggero era risultata priva di copertura. Il capotreno aveva gettato lo scontrino e «inavvertitamente» la carta dal finestrino. In quegli istanti dalle parole si è passati alle mani con il senegalese che avrebbe spinto per terra il capotreno per prendergli poi il pos e il palmare aziendali. Il dipendente di Trenord, avrebbe morso l’immigrato e pronunciato la frase razzista. Alla stazione di Bagnolo Mella il passeggero è sceso portando con sè palmare e pos, ma è stato arrestato poco dopo dai carabinieri. Moussa Diatta ieri è stato assolto dalle accuse di rapina e tentata rapina riqualificate in esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Assoluzione anche dall’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, mentre è stato condannato a tre mesi, pena sospesa, per lesioni ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni. L’accusa aveva chiesto la condanna a un anno e quattro mesi. Ora si attendono quindi le motivazioni che dovranno essere depositate entro 30 giorni. Prima quindi dell’udienza in cui si affronterà il tema del ricorso contro il licenziamento di Giordano Stagnati che ha sempre sostenuto d’aver pronunciato l’insulto in «un momento concitato» e d’aver morso il cittadino senegalese «per impedire che venissero presi il pos e il palmare». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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