Denunciata la banda
dei writer imbrattati
case, negozi, aziende

di Cinzia Reboni
Decine le abitazioni prese di mira dalla furia dei writer FOTOLIVE
Decine le abitazioni prese di mira dalla furia dei writer FOTOLIVE
Bagnolo Mella, scritte sui muri (Fotolive)

Talmente sfrontati e sicuri di godere dell’impunità da griffare i raid con il loro «marchio di fabbrica» - peraltro già noto alle forze dell’ordine - e immortalare su Instagram la loro foto con il volto coperto da una mascherina mentre a colpi di spray imbrattano mezza Bagnolo Mella. La vera e propria baby gang di vandali-graffitari è stata identificata grazie ad un’investigazione che ha coinvolto Polizia locale, questura di Brescia, procura ordinaria e dei minori. UNA MOBILITAZIONE scattata quando dai primi accertamenti è emerso che i blitz non erano frutto di azioni estemporanee, ma di una regia pianificata. A testimoniarlo la scia di danni lasciata a Bagnolo: dalla fontana pubblica a palazzo Bertazzoli, praticamente nessun edificio pubblico è stato risparmiato da scarabocchi, stelle del potere del popolo, murales abbozzati e simboli della gang Vandals. Sporcati anche case, negozi e aziende. La banda è composta da una decina di ragazzi di età compresa tra i 13 e 19 anni. Quasi tutti sono di Bagnolo, ad eccezione di alcuni maggiorenni residenti in città, ma che frequentano il paese della Bassa per studio o lavoro. All’appello manca ancora qualche nome, ma è solo questione di tempo. Per arrivare ai responsabili è stata decisiva la consultazione della banca dati dei writers, dove è catalogato il nome dei ragazzi già finiti nei guai per l’imbrattamento e le loro - per così dire - opere. Proprio consultando lo stile, gli inquirenti hanno stilato una rosa di sospetti. Poi c’è stato il lavoro delicato sul territorio della Polizia locale, che ha anche cercato di dialogare con le famiglie dei presunti responsabili per convincere i figli ad ammettere il loro gesto. Oltre alla denuncia per danneggiamento, i ragazzi - o i loro genitori nel caso dei minorenni - dovranno risarcire i danni. «Circa sei mesi fa c’era stata una prima ondata di vandalismo, ma questa volta la situazione è decisamente grave - sottolinea il sindaco Cristina Almici -. Hanno preso di mira edifici pubblici, ma anche case private imbrattandole con scritte enormi. Per non parlare delle serrande dei negozi. Abbiamo provato a tamponare il danno con la vernice anti-spray ma è servito a ben poco. Qui serve un intervento di ripristino mirato». La speranza, conclude il sindaco di Bagnolo, «è di riuscire a bloccare questo intollerabile fenomeno che provoca danni ingenti a tutta la comunità». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti