Erano 67
le «confische»
Ora è un rebus

La carte del «progetto definitivo» del 2014, che definitivo non era, prevedeva per Mazzano 67 destinatari di esproprio: dai piccoli «ritagli» di 200 metri quadrati a vasti campi anche di 12 mila metri, alcuni edifici e persino «pezzi» di rete stradale pubblica.

MA QUEL PROGETTO è passato sotto una sostanziale revisione: osservazioni, mitigazioni e l’eliminazione del viadotto di Ciliverghe, dovrebbe aver ridotto gli appezzamenti da acquisire. Stesso discorso per Calcinato, dove erano previsti 240 espropri: senza l’aggancio con lo shunt, saranno di meno. Quanti e quali ad oggi non si sa. Sono partite le «pre-lettere» inviate dal Cepav Due, il consorzio che costruirà la ferrovia, ma hanno solo valore informativo. L’unica cosa certa è il «conquibus»: i valori dei prezzi sono quelli fissati per legge e il Cepav ha fama di essere buon pagatore.V.R.

Suggerimenti