«Il futuro sta nello sviluppo dei sistemi urbani integrati che significa soprattutto fornire alle comunità, piccole o grandi che siano, servizi sempre più intelligenti». Valerio Camerano, ad di A2A spiega la natura e la ragione di queste smart-city che nella nostra provincia nascono dall’accordo di 28 comuni con l’azienda oggi in Italia, all’avanguardia anche nelle new utility. In un momento storico in cui le risorse a disposizione dei comuni sono scarse, «puntare su questi sistemi integrati costituisce una vera svolta anche perché grazie alla tecnologia siamo in grado di ricevere costantemente dati dai territori. Dati - dice ancora l’ad Camerano - utili per sviluppare altre utility». Non a caso anche nei comuni della provincia bresciana che si sono e si stanno integrando con A2A, le centraline collocate sui ponti o sugli edifici saranno in grado di registrare anche tutti i dati relativi alla loro stabilità. «Il nostro obiettivo è quello di far crescere questa integrazione su tre direttrici fondamentali: i servizi, la robotica e la tecnologia intelligente da applicare alla vita dei centri urbani. E’ certo una questione di servizi integrati da offrire ma è anche una strada per garantire maggiore sicurezza a chi vive e lavora nelle città o nei piccoli paesi. Stiamo parlando qualità della vita e del lavoro, e penso per esempio ai parcheggi intelligenti, ma anche di un utilizzo diverso e più utile delle risorse, e mi riferisco in questo caso, al problema dell’acqua e degli sprechi che ne accompagnano l’utilizzo». Ormai per A2A il futuro passa anche per le new utility e le smart city «e sotto questo profilo» conclude Camerano, «siamo alla pari delle principali città europee nell’offrire questi sistemi integrati».