Grazie a un radicale restyling il campanile della chiesa parrocchiale di Mazzano è tornato all’antico splendore. Il rinnovato look è stato impreziosito da un impianto di illuminazione che esalta le caratteristiche architettoniche dell’edificio. «Il campanile – afferma il parroco don Claudio Andreoletti – è un simbolo del paese poiché alla sua ombra si raccoglie la comunità. Anche a Mazzano è così e ora, grazie al lavoro di ripulitura e illuminazione la presenza vigile e protettiva della torre campanaria risplende sul nostro paese». L’ultimo restauro risaliva al 2000. In diciotto anni le reti si erano consunte e la sommità si era coperta di erbacce. L’opera di ripulitura e di sostituzione delle parti segnate dalle intemperie e dall’usura del tempo hanno preceduto l’installazione di una rete di fari. La chiesa parrocchiale dedicata ai santi Zeno e Rocco sorse sul luogo d’un antico oratorio votato al secondo santo, protettore dalla peste, sul cadere del medioevo. Divenne parrocchiale dal ‘600 in sostituzione della pieve di San Zeno, a sud della frazione. IL CAMPANILE fu eretto tra il 1590 e il 1594, ed è la parte più antica della chiesa visibile oggi, dato che l’impianto del luogo di culto risale al 1764. Dalle carte d’archivio emerge che furono i parrocchiani a costruire la torre, racimolando denaro per 1.159 lire, cifra per i tempi non indifferente e prestando gratuitamente la propria opera. Procedono intanto, seppur lentamente, i lavori per il nuovo sagrato e per la ristrutturazione dell’edificio di fronte alla chiesa: i lavori, iniziati lo scorso mese di luglio, dovrebbero essere portati a termine entro ottobre 2019, con un investimento che si aggira sul milione e 200 mila euro. •