Estate double face: tanto torrida quando capace all’improvviso di scatenare intensi e violenti temporali. È accaduto in particolare ieri notte con replica mattutina sul basso Garda: tanta pioggia, forte vento e pure un po’ di grandine: non pochi i disagi, tra alberi caduti e cantine allagate. Una nota positiva: per fortuna nessuno si è fatto male.
DUE LE ONDATE di maltempo in poche ore: la prima intorno alle 4 di ieri mattina, la seconda verso mezzogiorno (ma con una premessa da paura: un cielo nero come non si vedeva da tempo). Telefoni bollenti, prima di notte e poi di giorno: a decine le chiamate ai Vigili del Fuoco, Polizia Locale e i tecnici comunali. L’epicentro dei disagi in Valtenesi: a San Felice almeno quattro o cinque interventi per cantine allagate. C’è qualcuno che si è trovato addirittura un metro e mezzo di acqua nello scantinato: i pompieri sono dovuti intervenire con le pompe idrovore. Acqua alta anche al parco, dove si è formato un vero e proprio laghetto.
I Vigili del Fuoco sono poi intervenuti per allagamenti anche a Salò e a Nuvolera. Alberi caduti: ne è crollato uno a Puegnago, tre a Manerba tutti in strade secondarie, e dunque senza compromettere la viabilità. Interventi in notturna di Polizia Locale e operai comunali nella zona del Perlino, in via Dante Alighieri e in via Valtenesi, dove il vento ha sradicato addirittura un oleandro.
Pochi gli interventi a Desenzano: è stata la bomba d’acqua di mezzogiorno a far cadere un albero all’ingresso di via San Benedetto, venendo da Padenghe. Per rimuoverlo si è reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco, con il supporto della Polizia Locale; a Lonato si è allagato il sottopasso di via Molini.
In Valtenesi ha grandinato un po’ dappertutto, fortunatamente solo per pochi minuti, sia di notte che alla mattina. A Soiano un vecchio pioppo si è abbattuto su una centralina del gas senza tuttavia causare pericolose fughe. In Valcamonica il maltempo ha ostacolato ieri notte un volo di soccorso al rifugio Serafino Gnutti per recuperare un 25enne colpito da malore. Una schiarita ha poi permesso al velivolo di alzarsi in volo e portare a termine l’operazione di soccorso. Ma non è stato solo il lago di Garda a soffrire l’ondata di maltempo. Il cielo carico di pioggia ha regalato quasi ovunque precipitazioni robuste che hanno tenuto in tensione i Vigili del fuoco, subissati da richieste di intervento per la rimozione di alberi caduti, cantine e scantinati allagati. Una cinquantina i soccorsi effettuati.
NEL PRIMO «ROUND», fino alle otto del mattino le uscite sono stata in tutto 18, di cui la metà circa per i danni provocati dall’acqua e dalla caduta di alberi. I pompieri sono intervenuti soprattutto nella zona del lago. Ma è stato necessario intervenire anche a Quinzano, (danneggiata l’area della Festa degli alpini) Nuvolento, e Rezzato dove i vigili del fuoco hanno proceduto al taglio di un albero che si era abbattuto su una vettura. Danni sono stati registrati anche all’oratorio di Ciliverghe.
Ieri mattina nuovi interventi nella zona del lago di Garda, ma anche a Travagliato e Darfo. Sempre per allagamenti, per qualche tetto che faceva acqua, soprattutto nei capannoni. Tanto lavoro, quindi. e soprattutto con interventi contraddistinti dalla tempestività che deve fare seguito alle chiamate di quando dall’allarme siccità si passa all’allarme maltempo nel giro di pochissime ore.