L’Anmil ricorda feriti e vittime
Il lavoro è sempre più a rischio

di Manuel Venturi
La presentazione della giornata contro gli infortuni sul lavoro
La presentazione della giornata contro gli infortuni sul lavoro
La presentazione della giornata contro gli infortuni sul lavoro
La presentazione della giornata contro gli infortuni sul lavoro

Gli infortuni, le morti sul lavoro e le malattie professionali denunciate continuano a crescere numericamente, ed è sulla base di questa realtà drammatica che l’Anmil si appresta a celebrare la 67a Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro.

La cerimonia nazionale si terrà a Cagliari, ma anche Brescia ricorderà la ricorrenza: l’appuntamento è per domani nel salone Vanvitelliano di palazzo Loggia, nel capoluogo.

Dopo la messa delle 9 nella chiesa di Sant’Alessandro, in via Moretto, si formerà un corteo per la posa di una corona di fiori davanti al monumento dedicato ai Caduti sul lavoro di via Benedetto Croce, di fronte alla sede dell’Inps.

Poi, alle 10.30 la cerimonia civile in Loggia, con la presentazione dei dati regionali e nazionali relativi a infortuni e vittime per i primi sette mesi del 2017, confrontati con quelli dell’anno precedente.

«Purtroppo i numeri di quest’anno non fanno ben sperare - anticipa Roberto Valentini, presidente della sede bresciana dell’Anmil che guida un nuovo direttivo insediatosi il 27 settembre scorso -. Guardando ai primi sette mesi del 2017 notiamo un trend negativo rispetto all’anno precedente. Basti pensare che, rispetto ai nove morti sul lavoro da gennaio a luglio dello scorso anno, per lo stesso periodo di quest’anno siamo già a 14».

Salgono anche gli infortuni, passati da 9.231 a 9.364, e le malattie professionali denunciate, da 317 a 361. «La nostra iniziativa è aperta a tutti i cittadini: si parlerà di un’enorme piaga sociale, che riguarda tutti noi - ha sottolineato Valentini -. Negli ultimi 25 anni, il fenomeno era in lieve diminuzione, forse anche a causa della crisi; ora siamo in un periodo di leggera ripresa economica e contestualmente stanno crescendo anche morti e infortuni. Questo significa che non c’è una sufficiente attenzione al tema della sicurezza».

I settori più interessati dal problema sono l’edilizia e l’agricoltura, ma «sono in aumento anche i casi in itinere, sul tragitto strada-lavoro». L’Anmil provinciale conta oltre 7 mila soci sul territorio e rappresenta circa 17 mila titolari di rendita Inail, con oltre cento delegazioni a livello comunale.

«Siamo state una delle prime realtà a entrare nelle scuole - ricorda ancora il presidente Valentini -. Anche il ministero ha riconosciuto la nostra attività all’interno del sistema scolastico». La prospettiva è continuare il lavoro svolto, rivolgendosi non solo agli studenti delle scuole superiori («a volte può essere un po’ tardi intervenire sui ragazzi più grandi, è meglio iniziare prima», nota Valentini) ma anche ai ragazzini delle elementari e delle scuole medie, come è già accaduto negli anni passati.

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