La «Fraternità»
da quarant’anni
ancora di salvezza

La pizzeria-ristorante della Cascina Cattafame della Fraternità a Ospitaletto dove i ragazzi della comunità affiancano lo chef

«Nà fundina dé minestra, èn piàt de bùna céra»., Una minestra e un «piatto» di sguardi amichevoli e incoraggianti., Inizia così la storia della Fraternità di Ospitaletto, la cooperativa sociale che da quarant’anni tende la mano agli ultimi e offre un approdo sicuro ai bisognosi., É il primo novembre 1978 quando prende vita il sogno di Giovanni Borghetti e dei fratelli Antonio e Giuseppe Bergamini, che con l’aiuto di don Corrado Fioravanti aprono una casa di accoglienza al numero 10 di via Fratelli Legnazzi, nella zona di via Chiusure in città, rivolta a uomini e donne, tossicodipendenti e carcerati, prostitute e clochard, alcolisti ed extracomunitari, dimessi dagli ospedali psichiatrici e ragazze madri., QUARANT’ANNI dopo, dei fondatori di Fraternità è rimasto Antonio Bergamini - Borghetti è scomparso nel 2000, mentre Giuseppe Bergamini è venuto a mancare pochi mesi fa - a portare avanti una mission che non è mai cambiata: piccoli grandi gesti quotidiani nei confronti di chi sta attraversando un'angusta strettoia della vita «Condividere un piatto di minestra e parlare, capire i problemi degli altri., L’idea era nata quasi per caso, un po’ alla garibaldina - racconta Antonio Bergamini -., Oggi ripartirei ancora, come quarant’anni fa»., Una storia, quella di Fraternità, costellata di «sofferenza, fatica, insuccessi, sbagli, ma anche solidarietà, gioia e amicizia - sottolinea il presidente Alberto Festa -., Nella vita c’è chi semina e chi miete: noi oggi stiamo raccogliendo quello che qualcuno ha seminato tanti anni fa.

Persone comuni, non intellettuali o filantropi di lunga data., Gente semplice che ha messo davanti a tutto la solidarietà e l’aiuto alle persone più fragili e deboli»., «Non è facile rispondere ai bisogni sempre più complessi delle persone in una società dove le nuove povertà hanno aggredito fasce sociali insospettabili - aggiunge Laura Rocco, presidente di Fraternità Giovani - e continuare la mission di chi ha iniziato questa esperienza con passione, entusiasmo ed anche un pizzico di pazzia, perché spesso ragionando troppo non si riescono a cogliere le sfide»., Dopo l’apertura delle prime strutture, tra Ospitaletto e Brescia, i servizi si sono ampliati con la nascita nel 1993 di Comunità Fraternità, che si occupa di dipendenze e salute mentale, e nel 2000 con Fraternità Giovani, nello specifico neuropsichiatria, infanzia e famiglia., L’anno successivo nascono Fraternità Creativa - consultori, formazione e prevenzione - e Fraternità Impronta, proiettata sui problemi di infanzia, minori e famiglie., Oggi la holding della solidarieta è radicata su tutto il territorio bresciano, con la Cascina Cattafame di Ospitaletto e la Cascina Averolda di Travagliato come centri principali., Attualmente sono 278 i soci delle quattro cooperative di Fraternità, 207 i dipendenti., Lo scorso anno, sia attraverso l’assistenza ad personam che alle comunità educative e alle attività didattiche, i quattro rami di Fraternità hanno «incontrato» complessivamente quasi 15mila persone., • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti