Brescia è la seconda provincia su scala regionale dopo Milano per radicamento della prostituzione cinese. Il dato emerge da Cross, il rapporto sulla presenza delle organizzazioni criminali in Lombardia. Le attività di sesso a pagamento fruttano oltre 20 milioni di euro all’anno. Ma si tratta della punta di un iceberg: gli investimenti di gruppi ispirati alla Triade in attività legali e illegali sono stati stimati in 700 milioni di euro l’anno. Brescia è soprattutto la «lavatrice» dove far fruttare i proventi di attività come la contraffazione di marchi e merce, il racket delle estorsioni, il «caporalato» e appunto lo sfruttamento della prostituzione gestita attraverso centri massaggi a luci rosse.•> REBONI PAG 21