Pagamenti, in ritardo due Comuni su tre

di Cinzia Reboni

I fornitori del Comune di Desenzano possono dormire sonni tranquilli: non avranno bisogno di sollecitare il pagamento delle fatture, perchè la capitale del Garda i suoi debiti li salda, mediamente, con 24 giorni di anticipo rispetto alla naturale scadenza. Desenzano è il più «virtuoso» in provincia, e in Italia solo 18 Comuni riescono ad essere più celeri nel saldo delle pendenze. Nel Bresciano due amministrazioni civiche su tre sono in verità in ritardo sui pagamenti rispetto alle linee fissate dall’Ue, ma il club degli «affidabili» si è decisamente allargato: sono 22 i Comuni che spiccano nella classifica nazionale dei 500 enti più veloci nel pagamento delle fatture relative all’anno 2016, aggiornata dal Ministero delle Finanze e dell’Economia al 21 maggio di quest’anno. I 22 VIRTUOSI si aggiungono l’Ats di Brescia, quinta a livello nazionale e prima nel lotto bresciano, che liquida i fornitori con 38 giorni di anticipo, all’Istituto Zooprofilattico e alla Procura della Repubblica del Tribunale di Brescia (per le «spese di giustizia» ). Desenzano ha scalzato dalla vetta Capriolo, che arretra di un passo su scala provinciale, scendendo di sette posti a livello nazionale ma mantenendo il trend dei 20 giorni «garantiti» di anticipo sul pagamento. «Sapere che siamo secondi dopo Desenzano ci fa onore - osserva il sindaco di Capriolo, Luigi Vezzoli -. Questo testimonia il buon lavoro svolto dai nostri uffici tecnici, in grado di gestire situazioni anche complesse con il buon senso del padre di famiglia, ma anche grazie ai sindaci che mi hanno preceduto. Se tutti pagassero i debiti, la crisi sarebbe già finita da tempo. E invece - sottolinea Vezzoli con un po’ di rammarico - i Comuni sono presi a bacchettate, con l’incubo del dissesto finanziario dietro l’angolo. Ci sono aziende che falliscono perchè la pubblica amministrazione non paga, o non è in grado di pagare: così si mette in ginocchio tutta l’Italia. Chi lavora deve prendere i soldi giusti nei tempi giusti - osserva Vezzoli -: e lo dico non solo da sindaco, ma anche da artigiano. Mi trovo insomma anche dall’altra parte della “barricata“». SUL TERZO GRADINO del podio bresciano - per quanto riguarda i Comuni - una new entry, Polpenazze, cinquantesimo nella classifica nazionale con 18 giorni di anticipo sui pagamenti. «É un riconoscimento che fa piacere - ammette il sindaco Andrea Dal Prete -, anche se in realtà non è cambiato nulla recentemente. Il che mi fa pensare che forse, negli anni passati, ci sia stato un difetto di comunicazione. É comunque importante, e giusto, che gli enti locali paghino i loro debiti, nell’interesse delle imprese e per favorire la ripresa economica. Le istituzioni hanno un ruolo fondamentale in questo senso - continua Dal Prete -: se si collabora, si possono ottenere risultati importanti». Il sindaco di Polpenazze va oltre. «Sarebbe interessante stilare una classifica anche per verificare la “virtuosità“ dei Comuni in merito alle attività produttive. Un’Amministrazione civica dovrebbe sempre favorire le strutture turistiche e l’ampliamento delle attività industriali: a livello europeo siamo indietro anni luce. La burocrazia affossa le idee: rendiamo la vita difficile in primis agli italiani, e poi agli stranieri che vogliono investire. Ci vorrebbe la certezza dei tempi, per garantire rapidità nelle procedure amministrative». Tornando alla classifica, scivola al 58° posto, pur restando sesto a livello provinciale, Castenedolo, che nel 2015 deteneva il primato nazionale. Rispetto al report del giugno 2017, escono dal radar 5 Comuni - Castel Mella, Marone, Limone, Verolavecchia e Torbole Casaglia -, mentre irrompono in graduatoria, oltre a Polpenazze, anche Toscolano, Roccafranca, Gussago, Rovato, Ghedi e Breno. La classifica dei «virtuosi» prende in considerazione i primi 500 tra quelli che ricevono almeno mille fatture per un importo complessivo superiore a un milione. Un criterio da non trascurare, visto che a livello provinciale qualcuno fa meglio di Desenzano, pur non avendo i «numeri» sufficienti per entrare in graduatoria: Corzano ha pagato infatti tutte le fatture ricevute - 480 - con una media di 28 giorni di anticipo. SEMPRE A LIVELLO di statistica, il Comune di Brescia ha pagato il 67% delle 24.052 fatture ricevute nel 2016 con 6 giorni di ritardo. Sono 73 i municipi bresciani che estinguono anzitempo i loro debiti, contro i 96 che accumulano ritardi che vanno dalle 24 ore fino a... 374 giorni. É il caso di Bione - ma non solo, visto che altri cinque enti locali superano i 100 giorni -: ritardo che, per ovvie ragioni, non può essere imputato a inadempienze amministrative quanto a problemi di «comunicazione» con il sistema centrale. Ogni anno in Italia si registrano in media oltre 27 milioni di fatture ricevute dalle pubbliche amministrazioni, per un totale di 160,5 miliardi di euro, di cui 155,6 miliardi liquidabili, ovvero al netto degli importi sospesi. Nel 2016 il Ministero delle Finanze e dell’Economia ha rilevato i pagamenti relativi a 19 milioni di fatture, per un importo pari a 122,2 miliardi, che corrisponde al 83% del totale. Nella «classifica» nazionale degli enti virtuosi aggiornata al 21 maggio di quest’anno si conferma al primo posto per celerità nei pagamenti l’Areu - Azienda regionale emergenza urgenza - di Milano: 46 i giorni di anticipo sul saldo delle fatture imposto dall’Ue. Nei primi otto posti della graduatoria spicca il settore sanitario: aziende ospedaliere, agenzia di tutela della salute, Ats (quella di Brescia è quinta), e Istituti zooprofilattici, con quello della nostra provincia al settimo posto. Il primo Comune d’Italia resta Verona. •

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