Polmonite, altro
round di esami
sugli acquedotti

di Valerio Morabito
Continuano gli esami per cercare di capire l’origine dell’epidemia di polmonite che si è abbattuta sulla pianura orientale
Continuano gli esami per cercare di capire l’origine dell’epidemia di polmonite che si è abbattuta sulla pianura orientale
Continuano gli esami per cercare di capire l’origine dell’epidemia di polmonite che si è abbattuta sulla pianura orientale
Continuano gli esami per cercare di capire l’origine dell’epidemia di polmonite che si è abbattuta sulla pianura orientale

Non sono morti di polmonite batterica i due cittadini bresciani deceduti in questi ultimi giorni a Brescia. Dai primi risultati delle autopsie svolte sui corpi di un 88enne e di un 77enne è emerso che le cause del decesso non sono riconducibili all'epidemia che da poco meno di un mese sta tormentando la Bassa bresciana orientale. Tra l'altro, dalle prime indiscrezioni trapelate dalla Procura di Brescia, anche per il 70enne di Castenedolo spirato in una struttura privata di Brescia la causa della morte non dovrebbe essere polmonite batterica. Poi c'è attesa anche per l'esito delle autopsie effettuate sui due morti di Remedello. Da quello che è emerso dal reparto di medicina dell'ospedale di Asola, dove Rino Daldoss è morto, si fa sempre più concreta l'ipotesi che non sarebbe stata la polmonite batterica la causa del decesso del 90enne.

IN UN CONTESTO del genere, però, vale la pena ricordare che in seguito all'emergenza sanitaria la procura di Brescia ha dato disposizione di segnalare ogni morte sospetta. Nel frattempo, nella cosiddetta zona rossa, continuano a registrarsi altri casi di persone ricoverate per polmonite batterica. Un numero costante, con il trascorrere dei giorni, che ha fatto sfondare il muro dei 550 casi. Così un 80enne residente a Montichiari, che negli ultimi giorni era stato ricoverato per polmonite batterica, non è ancora stato dimesso dal nosocomio monteclarense in quanto gli è stata riscontrata la legionella. Nelle prossime ore a casa del paziente dovrebbe essere effettuati dei campionamenti. Nel bollettino bisogna ricordare anche il 29enne di Roe Volciano, ricoverato al San Gerardo di Monza, che nelle ultime ore si è svegliato dal coma farmacologico. In un contesto del genere la zona continua ad essere sorvegliata speciale da parte delle autorità sanitarie. A Isorella nei prossimi giorni Ats Brescia effettuerà dei campionamenti sull'acquedotto del paese. E a proposito di sopralluoghi, l'assessore ai Lavori pubblici di Remedello Simone Ferrari, ha scritto ad Ats Brescia per invitare l'Agenzia di tutela della salute ad effettuare controlli e relativi campionamenti anche all'interno del depuratore dismesso di Visano, che si trova al confine con Remedello, e nel quale ci sono grosse vasche con all'interno acqua stagnante. Tra i luoghi che potrebbero finire nel mirino anche il vaso Reale che attraversa la frazione Mezzane di Calvisano. Considerando che il paese non è ancora dotato di sistema fognario, in questo canale si verifica un frequente scarico di liquami fognari. Proprio come ad Acquafredda, in via Argine. Infine, domani alle 10.30, si svolgerà il consiglio comunale di Calvisano, il sindaco Giampaolo Turini ha invitato il direttore sanitario di Ats di Brescia, Fabrizio Speziani, il quale darà alcuni aggiornamenti sulle analisi effettuate in uno dei territori più colpiti dall'epidemia.

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