«Questo spazio rafforza
i legami della comunità»

Recital e spettacoli coinvolgono intere famiglie del rione cittadino
Recital e spettacoli coinvolgono intere famiglie del rione cittadino
Recital e spettacoli coinvolgono intere famiglie del rione cittadino
Recital e spettacoli coinvolgono intere famiglie del rione cittadino

Nato a Villachiara, don Giuseppe Mensi è stato ordinato sacerdote nel 1990. Il suo primo incarico è stato quello di curato nella parrocchia di San Luigi Gonzaga in città. Dal 1997 al 2005 ha lavorato nella redazione del settimanale della diocesi «La Voce del popolo» prestando servizio contemporaneamente nella parrocchia di Caionvico. Dal 2005 al 2008 ha collaborato con il Centro Diocesano per le Comunicazioni sociali. In seguito è stato nominato parroco nel rione della città.

LA COMUNITÀ di Folzano è cresciuta intorno alla sua chiesa e, ancora oggi nonostante una certa disaffezione verso la pratica religiosa, si sente fortemente radicata nelle sue istituzioni ecclesiali: la parrocchia e l’oratorio. «È vero che i “praticanti” di Folzano o, per meglio dire, le persone che frequentano la messa domenicale sono solo il 15-20 per cento della popolazione – esordisce don Giuseppe –, però devo dire che l’unico vero punto di riferimento della comunità è la parrocchia, anche perché mancano altre forme aggregative. Tutti siamo impegnati ad estinguere il debito che la parrocchia si è assunta in seguito all’importante intervento di consolidamento sismico e di restauro artistico della chiesa e anche ogni iniziativa che i molti volontari mettono in atto contribuisce dal punto di vista economico alla risoluzione dei problemi. Questo attaccamento alla parrocchia - continua il parroco -, ho modo di rilevarlo tutti gli anni quando vado nelle famiglie per la benedizione delle case».

IN QUESTO CONTESTO il centro giovanile resta un punto di riferimento.

«Innanzitutto l'oratorio – rimarca il parroco – è il luogo dell'iniziazione cristiana. I ragazzi iscritti sono un centinaio e dodici sono i catechisti, che si incontrano ogni due settimane per prepararsi al loro impegnativo compito. Il catechismo si svolge al sabato pomeriggio. Anche per i genitori si svolgono degli incontri, solitamente partecipati. Durante il periodo dell’ Avvento promuoviamo una catechesi mirata per gli adulti e, in Quaresima, offriamo dei momenti di preghiera e di meditazione, oltre che ascolti di musica sacra. Ma, naturalmente, l'oratorio – chiarisce don Giuseppe – è anche il luogo d'incontro della comunità in genere; diciamo che è un Centro parrocchiale. La struttura ospita le manifestazioni più coinvolgenti: la più significativa è la Festa della Comunità che non è soltanto un momento di svago ma l’occasione per rafforzare i legami della comunità. I volontari, indipendenti e autonomi, danno il meglio di sé per offrire alla gente un evento coinvolgente. L’oratorio è anche il luogo dove si manifesta l’attenzione i più bisognosi attraverso la Caritas con la raccolta dei viveri e tante altre iniziative». Il Centro giovanile svolge naturalmente anche il suo ruolo di polo di aggregazione

«È naturale che sia così – ammette don Giuseppe – perché è in un clima di serenità e di gioia che cerchiamo di trasmettere il messaggio evangelico. I ragazzi giocano, si incontrano e fanno delle feste. In estate c’è un momento più aggregante: il Grest. Dura tre settimane, tutto il giorno compresa la mensa. È frequentato da 80 ragazzi con la presenza di 30 animatori. Inoltre offriamo una settimana di campo scuola per i ragazzi delle medie. Organizziamo anche la Festa dell’oratorio, che dura tre giorni».

L’oratorio, insomma, è il punto di riferimento non solo dei ragazzi e degli adulti ma anche il luogo che ospita le varie iniziative culturali del paese secondo lo spirito di una grande apertura. G.B.M.

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