Un improvviso malessere lo ha fatto sbandare con l’auto, ribaltare e finire in un fossato. Ha perso la vita così Rinaldo Stretti, 84enne di Bedizzole. Percorrendo una strada che conosceva bene, via Valtenesi, poco lontano da casa. In quel tratto dove la sp4 unisce i territori di Nuvolera e Mazzano.
Erano le 13.30 di ieri quando al bar caffè Sunrise, lungo la via, hanno sentito un botto. Pochi istanti prima Rinaldo Stretti, alla guida della sua Toyota Yaris grigia, stava percorrendo la sp4 in direzione Mazzano. All’improvviso ha invaso la corsia sulla quale stava transitando una Mercedes diretta a Bedizzole. Il conducente ha cercato di evitare l’impatto, riuscendoci solo in parte. Le due auto si sono scontrate e la Toyota guidata da Stretti ha percorso qualche metro ancora prima di ribaltarsi e finire in una roggia che corre lungo la strada.
I clienti del bar Sunrise sono stati i primi a chiamare i soccorsi e a intervenire per capire cosa fosse accaduto. Sul posto è immediatamente arrivata la pattuglia della Polizia Locale Intercomunale di Mazzano, Nuvolera e Nuvolento al comando del commissario capo Luisa Zampiceni. Gli agenti hanno interdetto l’accesso alla sp4 per svolgere i rilievi del caso e per permettere al personale medico e infermieristico arrivato con un’auto medica e un’ambulanza di soccorrere i feriti.
LA LOCALE è stata raggiunta anche da una squadra dei Vigili del fuoco arrivata dal presidio di San Polo.
I pompieri hanno recuperato la Toyota Yaris, ribaltata nel fosso, e hanno estratto l’84enne le cui condizioni, fin da subito, sono parse molto gravi. Rinaldo Stretti per qualche minuto ha lottato con tutte le sue forze per rimanere in vita ma il tentativo di rianimarlo, dopo poco, è parso vano. I soccorsi non hanno potuto far altro che constatare la morte. Nessuna grave conseguenza, invece, per il conducente della Mercedes che è stato comunque portato in ospedale per accertamenti.
La Polizia locale ha riaperto la strada verso le 16, dopo che il corpo di Stretti è stato trasferito all’obitorio dell’ospedale di Gavardo dove è a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Il magistrato ha disposto l’autopsia. L’esame medico e i rilievi definiranno le cause della sbandata mortale.