Scritte naziste sulle
serrande: «La priorità
ora è cancellarle»

di Claudio Cazzago
Una delle saracinesche imbrattate con scritte e simboli nazistiIl macabro simbolo delle SSUn’altra svastica disegnata
Una delle saracinesche imbrattate con scritte e simboli nazistiIl macabro simbolo delle SSUn’altra svastica disegnata
Una delle saracinesche imbrattate con scritte e simboli nazistiIl macabro simbolo delle SSUn’altra svastica disegnata
Una delle saracinesche imbrattate con scritte e simboli nazistiIl macabro simbolo delle SSUn’altra svastica disegnata

Il colpo di spugna ci sarà. Come e quando non dipenderà soltanto dal Comune, perché le ordinanze un conto è emanarle e un altro è farle rispettare (proprietari irreperibili, affittuari stranieri che magari nel frattempo sono tornati da dove erano venuti e mille altre variabili delle quali tenere conto); ma a detta del sindaco di Mazzano, Maurizio Franzoni, svastiche e simboli nazisti, con tanto di macabro «raus» indirizzato agli occupanti, saranno cancellate dalle serrande della macelleria islamica di via Conti Emili gestita fino a qualche mese fa da extracomunitari. «PER PRIMA COSA ci tengo a precisare che non ero a conoscenza dell’esistenza di queste scritte - spiega il sindaco Franzoni - altrimenti mi sarei senz’altro attivato. Cosa che ho fatto non appena sono venuto a sapere della loro presenza, confrontandomi con la Polizia locale per capire come muoversi per fare in modo che vengano cancellate. Il fatto - precisa Franzoni - non è peraltro strettamente riconducibile alle norme del nostro regolamento di polizia urbana, giacché in tale dispositivo non vengono contemplate le scritte su edifici o esercizi privati, come in questo caso, bensì soltanto su muri e spazi pubblici». Ora la priorità sembra essere quella di risalire ai proprietari, contattarli e convincerli o, se necessario, obbligarli alla rimozione. «Francamente mi pare che la polemica sia eccessiva, come eccessivo sia il risalto dato a questo genere di fatti che, pur incresciosi, non sono certo una prerogativa di Mazzano, tanto che ovunque si assiste a deturpazioni e imbrattamenti di spazi non solo privati ma anche pubblici. Fermo restando - annuncia Franzoni - che è giusto che tali episodi siano condannati. Ora vedremo cosa sarà possibile fare. Magari basterà fare pressione sui proprietari delle serrande perché rimuovano le scritte. Altrimenti vedremo quali mezzi ci mette a disposizione la legge in questi casi». Intanto in paese c’è chi parla di bravata riconducibile a qualche somaro a chilometri zero e chi invece invita a non abbassare la guardia e a non tollerare episodi di questo genere. Nel frattempo le scritte restano ben visibili anche dalla Provinciale 116, la ex statale Gardesana Occidentale, in attesa del doveroso colpo di spugna. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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