Traffico di scorie tossiche L’ex boss: «Conosco bene
il territorio bresciano»

Lo striscione apparso davanti alla scuola elementare di Vighizzolo
Lo striscione apparso davanti alla scuola elementare di Vighizzolo
Lo striscione apparso davanti alla scuola elementare di Vighizzolo
Lo striscione apparso davanti alla scuola elementare di Vighizzolo

«Tutte le cave sono piene di rifiuti, abbiamo scaricato scorie tossiche». Ad affermarlo è stato Nunzio Perrella, primo boss pentito di camorra che in un’intervista fiume-shock messa in onda nel corso dell’ultima puntata della trasmissione di Rai Due «Nemo-Nessuno escluso», ha fatto impliciti riferimenti anche Montichiari come presunto terminale del traffico illecito di rifiuti. Il collaboratore di giustizia ha interloquito con vittime della «terra dei fuochi», sacerdoti campani impegnati nella lotta alle eco-mafie e con esponenti di comitati locali fra i quali Gigi Rosa, presidente di «Sos Terra» di Montichiari.

«Adesso faccio a monezza perché a monezza è oro - ha spiegato Perrella - . Ho smaltito rifiuti tossici. Il Nord sta molto rovinato, ma già prima del 1987. Mamma mia, lei è proprio di una zona come Montichiari - è sbottato poi l’ex boss rivolgendosi a Rosa, lasciando intendere di aver smaltito scorie proprio in quella zona -. Poi c’è Ospitaletto, Castegnato, Rovato e da lì siamo arrivati fino a Mantova», ha aggiunto il collaboratore di giustizia. La testimonianza di Perrella ha dato corpo ai «fantasmi» che avevano già agitato le catene nelle relazioni della commissione d’inchiesta parlamentare sui rapporti fra criminalità organizzata e traffico illecito di scorie, dove Montichiari e la Fascia d’Oro vengono citati più volte come potenziali terminali di smaltimento.

«Questo disastro si poteva evitare senza il minimo dubbio. Ma sul business ci ha sempre fatto la cresta la politica che incassava percentuali più alte di quella della camorra. Quelli che ci consegnavano i veleni sono ancora in attività, non è cambiato davvero nulla», ha aggiunto il pentito nell’intervista concessa con il volto coperto da un passamontagna.

Le dichiarazioni di Perrella finiranno certamente sotto la lente della Procura. L’ex boss ha parlato per oltre due ore e mezza, ma solo una piccola parte dell’intervista è stata messa in onda. Perrella è considerato del resto il referente della camorra per il business dello smaltimento di rifiuti tossici, quelli che hanno inquinato falde e terreni.

L’ESCLUSIVA giornalistica della trasmissione di Rai Uno è stata un pugno nello stomaco per gli abitanti di Vighizzolo che si preparano alla manifestazione di protesta di venerdì. Lo stato d’animo della popolazione si legge anche nello striscione affisso davanti alla scuola della frazione di Montichiari teatro dei malesseri che un mese fa hanno colpito insegnanti e bambini: «Le mamme pretendono risposte». V.MOR.

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