Dopo una lunga attesa prolungata dalla necessità di ultimare gli accertamenti medico legali, Castegnato si prepara a dire addio a Franco Sanzone, il tornitore di cinquant’anni vittima dell’infortunio sul lavoro avvenuto il 10 agosto alla Carpenteria industriale bresciana.
L’operaio era stato colpito da un tornio: subito, ricoverato al Civile era deceduto dopo poche ore di agonia.
Ieri pomeriggio è stata eseguita l’autopsia disposta dal magistrato. E stamattina la salma sarà trasferita nell’abitazione di famiglia in via Moretto, dove sarà allestita la camera ardente. I funerali si svolgeranno sabato alle 10 nella parrocchiale di Castegnato.
Franco Sanzone lascia la moglie Adriana, la figlia Federica, il figlio Leonardo, la mamma Grazia, il fratello Nino e la sorella Giuseppina.
Originario di Menfi, dopo avere lavorato alla Cidneo di Brescia, Franco Sanzone otto anni fa era stato assunto dall’azienda di Castegnato. La mattina della tragedia aveva cominciato il suo turno di lavoro su un grosso macchinario per tornire il bordo superiore di un grosso tubo di acciaio a tronco di cono. Sistemato sul sedile della piattaforma mobile ancorata al fianco della torretta da cui vertice il perno del braccio della candela rovesciata con la punta che, ruotando in senso antiorario, torniva il bordo del tubo, Franco Sanzone aveva iniziato il lavoro. All’improvviso, era stato investito dal tornio: le ferite riportate dall’impatto con il pesante macchinario non hanno lasciato purtroppo scampo al padre di famiglia. G.O.