Un carabiniere addestra
la Polizia palestinese

Massimiliano Salerno
Massimiliano Salerno
Massimiliano Salerno
Massimiliano Salerno

Formare una forza di Polizia palestinese per contrastare gli estremismi dell'area. È questo l'obiettivo primario del contingente dei carabinieri italiani che dal 2014 stanno addestrando un corpo di vigilanza palestinese all'insegna della professionalità e della competenza. Un'iniziativa, a quanto pare, che piace anche ai vicini israeliani che guardano con favore al lavoro degli italiani. In questo modo si dà la priorità alla costituzione di una polizia professionale palestinese che può fungere da argine agli estremisti che rischiano di diffondersi in zona persino tra le fila delle forze dell'ordine.

Tra i carabinieri che in queste ultime settimane sono impegnati in Palestina c'è anche il luogotenente di Castenedolo Massimiliano Salerno, che da conoscitore della lingua araba fornisce un supporto linguistico fondamentale per lo svolgimento delle attività. Ed è stato proprio il luogotenente della stazione di Castenedolo a tradurre le parole del generale Yousif Ali Al Helo, Comandante militare training commission, che nel corso di una trasmissine su TgCom24 si è detto «soddisfatto dell'attività svolta dai carabinieri in Palestina».

Questa iniziativa si colloca esattamente a 100 anni di distanza dalla prima missione dell'Arma in Terra Santa. Nel 1917 erano 150 i carabinieri in supporto agli inglesi per contrastare l'esercito ottomano. I militari svolgevano operazioni di polizia e vigilanza degli obiettivi sensibili, oltre a presidiare il Santo Sepolcro. V.MOR.

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