Una sfida
al vertice
in Prefettura

Soltanto poche ore prima un vertice in Prefettura a Brescia tra le forze dell’ordine e le banche assaltate dai banditi aveva convenuto sull’opportunità di adottare ulteriori misure di sicurezza per scoraggiare le incursioni dei banditi. La risposta dei malviventi non si è fatta attendere: due colpi messi a segno nella notte ai capi opposti della provincia, verso est a Desenzano e ad ovest, a Timoline di Corte Franca, un segnale di aperta sfida, che complica il lavoro degli investigatori perchè rivela la presenza sul territorio di almeno due bande, sempre che non si voglia pensare addirittura a una sola organizzazione capace di pianificare più colpi.

IN OGNI CASO, l’elemento che accomuna i furti messi a segno nel mese di novembre è l’obbiettivo: tutti gli sportelli appartengono al sistema del credito cooperativo. E difatti all’incontro in prefettura erano presenti i rappresentanti delle banche prese di mira a Urago, Cologne, Coccaglio e Travagliato, Bcc di Brescia e Btl. Non si sbaglia a pensare che le forze dell’ordine abbiano notato il minim comun denominatore dei colpi. Alle indagini il compito di chiarire se si tratti di una coincidenza o altro. Il confronto tra le forze dell’ordine e le banche è servito comunque a definire l’adozione di qualche deterrente in più, a cominciare da un potenziamento del servizio di sorveglianza passiva, maggior numero di telecamere e il caricamento sui bancomat di cifre più contenute nel fine settimana. Gli assalti infatti si verificano, il più delle volte, nei giorni prefestivi quando le banche riforniscono i bancomat per il prelievo nel week end. W.G.

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