Venti chilometri di puro spettacolo
nella Gallura sferzata dal Maestrale

Uno scorcio di Punta Falcone
Uno scorcio di Punta Falcone
Uno scorcio di Punta Falcone
Uno scorcio di Punta Falcone

Una ventina di chilometri costellati da qualche divertente tratto sterrato bastano per mettere a segno una bella, piccola cavalcata in mtb nei dintorni di Santa Teresa di Gallura quando il maestrale gonfia il mare e rende impossibili tuffi e nuotate. E il maestrale convoglia turisti verso Capo Testa per la classica gita al faro, da cui ammirare le gigantesche onde che dalle Bocche di Bonifacio vengono a infrangersi qui.

È il magnifico lato sinistro - se così possiamo chiamarlo - di Santa Teresa: ignoriamolo stavolta per puntare sul lato destro, volto a oriente verso l’arcipelago della Maddalena, fra ruderi, roccette, rovi e spiagge da sogno segnate da imponenti insediamenti umani; è il tratto di costa che va dal porto alla Ficaccia a punta Falcone e alla Marmorata.

Si parte dunque dai parcheggi nelle vicinanze della piazza del mercato (ogni giovedì) di Santa Teresa e si esce in direzione della statale 133 bis per Palau; si imbocca dopo poco la strada che scende al porto d’imbarco per la Corsica da un lato e dall’altro prosegue per Ficaccia, Poltu Quadru, La Filetta, Marazzino, La Marmorata (segnaletica marrone). Si prende quest’ultima direzione fino a raggiungere, dopo una serie di saliscendi ideali per tagliare il fiato e magari anche le gambe, la località La Ficaccia e precisamente una piazzetta con una elegante palazzina bianca bordata d’azzurro.

Da lì, oltre la discesa asfaltata si scorge un nastro di strada bianca che punta verso alcuni ruderi ben visibili alla sommità di un pietroso dosso: sono i resti dell’ex villaggio militare Batteria Ferrero ed è lì che bisogna andare. Inutile dire che, arrivati, il panorama verso Capo Testa, Santa Teresa, le Bocche di Bonifacio e l’arcipelago della Maddalena è tale da togliere il fiato. Sarà così proseguendo lungo lo sterrato fino a Punta Falcone. Poi la mulattiera diventa impraticabile e dagli sbocchi incerti.

Conviene allora ritornare alla Ficaccia e seguire la segnaletica fino alla spiaggia della Marmorata. Appena prima della spiaggia diparte da destra una larga strada bianca: dopo un paio di chilometri si sbucherà sulla strada asfaltata di fronte a una torretta abbandonata dell’Enel. Svolta a sinistra e poi sempre diritto fino a ritrovare la 133 bis e girare a destra per con direzione Santa Teresa e il suo fruttuoso caos.

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