I lavoratori bresciani rendono omaggio a Luca

Una spensierata immagine di Luca Lecci in sella alla sua moto
Una spensierata immagine di Luca Lecci in sella alla sua moto
Una spensierata immagine di Luca Lecci in sella alla sua moto
Una spensierata immagine di Luca Lecci in sella alla sua moto

Marco Benasseni Ad abbracciare per l’ultima volta Luca Lecci, il 19enne vittima di un infortunio sul lavoro nell’azienda di famiglia a Rovato, stamattina alle 10 nella chiesa di Villa Carcina ci saranno tanti giovanissimi che in queste ore hanno espresso la loro tristezza sui social. Moltissimi i posti di solidarietà ai familiari. Distrutti dal dolore, i genitori non hanno mai lasciano la camera ardente allestit dell’obitorio del Civile di Brescia. Il padre Fontano, che tutti chiamano Massimo, ha il volto segnato dal ricordo della disgrazia. Gli sono sempre stati vicini la fidanzata Laura e il migliore amico di Luca, Marco De Carli. Luca frequentava la ragazza, che vive con i genitori a Cazzago, da circa un anno. Con lei stava instaurando un rapporto basato su forti e sani valori trasmessi dalla famiglia. A parlare di lui è stato soprattutto il migliore amico che il giorno dopo l’incidente ha scritto un commosso messaggio su Facebook. «Tu eri più di un migliore amico, per me eri il secondo fratello -scrive Marco- Sapevi tutto di me e io di te. In questi anni abbiamo condiviso parecchi momenti della nostra vita, sia tristi che felici, ma sempre insieme e in qualsiasi momento tu c’eri per me. Non riesco ancora ad immaginare che ci hai lasciato. Mi manchi tanto. Sei stato un grande uomo e un esempio per me. Non ti dimenticherò mai. Ti voglio tanto bene. Buon viaggio». Luca - rimasto stritolato nel tornio - amava moltissimo il suo lavoro e guardava al futuro con spirito imprenditoriale per rinnovare e portare avanti l’azienda di famiglia. Lo scorso sabato aveva festeggiato il suo 19esimo compleanno in compagnia e anche lunedì sera si era ritrovato con l’inseparabile amico conti e chiacchere sul futuro. «Speriamo che le persone che amano Luca trovino conforto nel visitare il suo profilo per ricordare lui e la sua vita» si legge oggi sul suo account commemorativo del social network che permette ad amici e famiglia di raccogliere e condividere i ricordi di persone scomparse. «Era un amante della natura, della montagna e delle moto da cross», ricordano i compagni degli Artigianelli, dove si era diplomato lo scorso anno. In seguito al diploma aveva partecipato ad uno stage, per poi iniziare la sua esperienza professionale nell’azienda del padre dove è accaduto il terribile incidente. Intanto nel Bresciano è stata massiccia la partecipazione all’ora di sciopero proclamata giovedì e ieri per chiedere nuove politiche sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. •

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