Investito dalla
fiammata,
operaio gravissimo

L’ingresso delle Acciaierie di Calvisano teatro dell’infortunio sul lavoro avvenuto ieri mattina
L’ingresso delle Acciaierie di Calvisano teatro dell’infortunio sul lavoro avvenuto ieri mattina
L’ingresso delle Acciaierie di Calvisano teatro dell’infortunio sul lavoro avvenuto ieri mattina
L’ingresso delle Acciaierie di Calvisano teatro dell’infortunio sul lavoro avvenuto ieri mattina

Valerio Morabito Doveva essere un’operazione di routine all'interno delle Acciaierie di Calvisano invece, qualcosa è andato storto e un operaio 58enne di Lonato è ora in fin di vita. Gianfranco Acquaviva è stato investito da una fiammata che si è sprigionata da una vasca di fusione. L’infortunio è avvenuto attorno alle 9 di ieri. L’operaio addetto alla manutenzione e pulizia della vasca di colata, era intento a bonificare il contenitore di fusione da detriti e residui. ULTIMATA L’OPERAZIONE è stato chiuso il portellone e come da prassi, attraverso un bruciatore è stata innescata una potente fiammata veicolata all'interno della paniera per completare la bonifica. Ma nel momento in cui è partita la fiammata, nessuno si è accorto che il 58enne era rimasto chiuso nella vasca. Le sue disperate urla hanno richiamato l’attenzione degli altri lavoratori che sono riusciti a riaprire il portellone prima che fosse troppo tardi. Ma Gianfranco Acquaviva era già gravemente ustionato. Nel giro di pochi minuti, in via Kennedy, è arrivata l'ambulanza: il 112 non ha ritenuto necessario l’impiego dell’elisoccorso. Le condizioni dell’operaio erano del resto apparse inizialmente meno gravi di quanto hanno appurato gli esami diagnostici effettuati al Civile dove è stato ricoverato il 58enne. L’operaio ha riportato ustioni di secondo e terzo grado sul 70% del corpo. Le condizioni si sono aggravate con il passare delle ore al punto che nel pomeriggio, Gianfranco Acquaviva è stato trasferito nel Centro grandi ustionati dell’ospedale Niguarda di Milano. La prognosi è riservata: il decorso clinico delle prossime ore sarà decisivo per le sorti dell’operaio. La ricostruzione dell’infortunio è affidata ai carabinieri della stazione di Calvisano e ai tecnici dell'Ats della medicina del lavoro di Brescia che hanno effettuato un accurato sopralluogo per accertare se nell’azienda, al momento dell’incidente fossero in atto tutte le misure di sicurezze. La vasca e il bruciatore sono stati temporaneamente messi sotto sequestro. Ieri mattina, dopo che l'ambulanza è sfrecciata verso il Civile di Brescia con a bordo lo sfortunato operaio, si era formata una coda di tir all'ingresso delle Acciaierie di Calvisano. La Fim Cisl di Brescia, dopo aver espresso la «vicinanza ai familiari» dell’operaio, ha annunciato di voler «avviare un confronto serrato con l'azienda per accertare se vi siano state delle falle nel sistema di prevenzione e sicurezza». •

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