Iseo «testa» l’acqua calda
Ome sogna la riapertura

Le Terme di Franciacorta di Ome  a caccia di investitori privati
Le Terme di Franciacorta di Ome a caccia di investitori privati
Le Terme di Franciacorta di Ome  a caccia di investitori privati
Le Terme di Franciacorta di Ome a caccia di investitori privati

Iseo sta scoprendo l’acqua calda, Ome cerca imprenditori per il rilancio delle sorgenti. Sono i due volti di un movimento termale bresciano mai così fluido. Il centro benessere a Sassabanek non è più un utopia, ma una realtà messa nero su bianco dal progetto firmato da tre architetti, Ezio Pedrocchi e i docenti al Politecnico di Milano Aurelio Pezzola e Viviana Botter, coi quali ha collaborato la Sainte Claire International di Padova. L’investimento oscilla tra i 10 e i 20 milioni di euro. Ma il primo passo sarà lo scavo del pozzo di prospezione. Le operazioni di trivellazione dovrebbe partire a novembre rimandata a novembre. Il punto di emungimento ha un costo di 750 mila euro.

PER ALLESTIRE una struttura di rete e riqualificare le piscine ci vorrà poco più di 1,6 milioni. «Siamo pronti a partire - ribadisce il sindaco Riccardo Venchiarutti - stiamo solo aspettando i depositari della licenza».

L’amministrazione comunale ha inserito la voce «progetto di sviluppo termale» nell’accordo di programma con la Regione Lombardia legato al patto del dopo Christo per un importo pari a 400 mila euro. Anche la società Sassabanek, conclusa la stagione turistica, mette a disposizione l’area nella zona del campeggio perché possano essere avviati i lavori. Non più tardi del giugno scorso l’assemblea di Sassabanek aveva deliberato sulla linea da seguire: integrità dell’ambiente in un progetto di sviluppo termale della struttura. A Ome invece le Terme di Franciacorta sono chiuse da quasi un anno e mezzo: l’interesse dei privati non manca anche alla luce della posizione strategica della struttura di benessere e cura. E una svolta potrebbe arrivare già entro l’anno.

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