L’agricoltura
bresciana riparte
di slancio

Nel comparto delle  macchine agricole sta irrompendo la produzione dei marchi giapponesi che offrono meccanica ad alta precisioneLuciano Dada della Damax La famiglia Zucchelli   dell’azienda di macchine agricole di Gambara Giacomo Laini  di VerolavecchiaFranco Portesi (Officine Sole) Ruggero Bertocchi (Agribertocchi)Il mercato riparte e l’agricoltura bresciana può guardare al futuro con un pizzico in più di ottimismo
Nel comparto delle macchine agricole sta irrompendo la produzione dei marchi giapponesi che offrono meccanica ad alta precisioneLuciano Dada della Damax La famiglia Zucchelli dell’azienda di macchine agricole di Gambara Giacomo Laini di VerolavecchiaFranco Portesi (Officine Sole) Ruggero Bertocchi (Agribertocchi)Il mercato riparte e l’agricoltura bresciana può guardare al futuro con un pizzico in più di ottimismo
Nel comparto delle  macchine agricole sta irrompendo la produzione dei marchi giapponesi che offrono meccanica ad alta precisioneLuciano Dada della Damax La famiglia Zucchelli   dell’azienda di macchine agricole di Gambara Giacomo Laini  di VerolavecchiaFranco Portesi (Officine Sole) Ruggero Bertocchi (Agribertocchi)Il mercato riparte e l’agricoltura bresciana può guardare al futuro con un pizzico in più di ottimismo
Nel comparto delle macchine agricole sta irrompendo la produzione dei marchi giapponesi che offrono meccanica ad alta precisioneLuciano Dada della Damax La famiglia Zucchelli dell’azienda di macchine agricole di Gambara Giacomo Laini di VerolavecchiaFranco Portesi (Officine Sole) Ruggero Bertocchi (Agribertocchi)Il mercato riparte e l’agricoltura bresciana può guardare al futuro con un pizzico in più di ottimismo

Manuel Venturi Tecnologia, benessere animale e sostenibilità ambientale: il futuro dell’agricoltura e della zootecnia passa da queste tre parole d’ordine. Una vera rivoluzione rurale, che dovrà essere alimentata dai processi di innovazione dei macchinari e delle coltura, ma anche dalle nuove norme che arrivano dall’Unione europea. Nel corso della 90 esima edizione della Fiera agricola zootecnica italiana, che ieri ha chiuso i battenti dopo una tre giorni espositiva al Centro fiera del Garda di Montichiari, si è potuto tastare il polso del settore, tra segnali positivi di ripresa e qualche dubbio sul futuro, determinato soprattutto dall’aumento dei prezzi di alcune materie prime, che si ripercuote anche sul volume degli investimenti dei produttori. «L’ANNO SCORSO è stata un’ottima annata, qualche segnale positivo c’è ma è prematuro parlare di una ripresa: i segnali non sono dei migliori, incide il prezzo del grano e potrebbe esserci una contrazione del mercato», commenta Ruggero Bertocchi, dell’Agribertocchi di Orzivecchi, azienda specializzata in macchine agricole. Il segreto per restare in pista, secondo Bertocchi, è seguire la corrente della digitalizzazione: «I servizi più richiesti riguardano la trasmissione dei dati, il controllo delle mappature, i rilevatori satellitari». GIACOMO LAINI, titolare dell’omonima azienda di Verolavecchia, spiega che «l’anno scorso è andata bene, con segnali di ripresa, mentre il 2018 è cominciato in maniera più blanda, anche a causa dell’aumento dei prezzi del latte». L’azienda produce macchine agricole dal 1981 e anche Laini conferma come «la richiesta riguarda sempre più la tecnologia, che dovrebbe sollevare l’utilizzatore finale: per noi, a volte, rappresenta un rallentamento del lavoro, perché ci vuole più tempo per individuare i problemi elettronici». ALLA DAMAX di Gottolengo, le cose seguono l’andamento del mercato: «Il nostro settore sta andando come tutti gli altri: siamo su un’onda positiva, cominciata negli ultimi mesi del 2017 e che sta proseguendo in questo inizio anno – sottolinea Luciano Dada -. Il clima è di ottimismo». I dubbi riguardano la prossima scadenza elettorale e le decisioni che il nuovo governo potrebbe prendere per sostenere le aziende italiane: «Ma non ci aspettiamo moltissimo e il nostro spirito imprenditoriale ci fa andare sempre avanti nonostante tutto». Le macchine agricole della Damax sono sempre più orientate alla tecnologia: «L’agricoltura di precisione va per la maggiore e si cerca di proporre prodotti orientati al biologico e al rispetto della natura». GLI AFFARI per la famiglia Zucchelli, attivi a Gambara dal 1920, vanno a gonfie vele: «Abbiamo molto lavoro e stiamo cercando personale: ma si fa fatica, perché serve passione per un settore particolare e da seguire continuamente», spiega Gianpietro Zucchelli. Gli anni dal 2012 al 2014 hanno portato delle difficoltà all’azienda di Gambara, dovute soprattutto all’investimento in nuove macchine provenienti dal Giappone: «Sono macchinari di qualità, con una tecnologia molto avanzata e che si stanno affermando in tutto il mondo – sottolinea Zucchelli -. All’inizio non è stato facile presentarli nella nostra provincia, ma l’investimento ha pagato: ci siamo garantiti alcune nicchie di mercato, conquistate grazie alla qualità». L’ultimo appunto è sulle presenze in fiera apparse in leggera flessione, ma sempre più qualificate e mirate rispetto al passato: «Forse sono meno dello scorso anno, ma a pensarci bene è meglio così - osserva Zucchelli -: i curiosi sono andati alla fiera di Verona due settimane fa, qui viene solo chi è davvero interessato a concludere affari». LA «OFFICINE SOLE» di Ghedi, che da 37 anni produce attrezzature per l’allevamento dei suini, ha portato a Montichiari una novità che va incontro al benessere degli animali: «È una gabbia con sala parto molto più grande di quella precedente, in cui la scrofa può muoversi più liberamente che in passato, quando aveva lo spazio solo per alzarsi e abbassarsi – spiega Franco Portesi, titolare dell’azienda -. Abbiamo visto molti allevatori interessati e le prospettive sono buone, il mercato è in ripresa». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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