La ciclovia da brividi come il Ponte di Christo

di Luciano Scarpetta
Un gruppo di amiche di Padova e Brescia si sono ritrovate a Limone Ciro ed  Elena: «Pare  di volare»Gioacchino e Cristina entusiasti: «Un aggettivo? Impressionante»Rudi Zagaria del team Pro BikeDavide Vinzoli e Omar Mazzoleni «fraternizzano» con altre turiste Roberto Buraschi e Rita Valentini da  Moniga: «Straordinaria»Lorella Trevisan e Gerardo Garofalo: da Milano per testare la pistaSelfie familiare: i coniugi Massimo e Alessandra con il figlio EdoardoUno dei passaggi mozzafiato
Un gruppo di amiche di Padova e Brescia si sono ritrovate a Limone Ciro ed Elena: «Pare di volare»Gioacchino e Cristina entusiasti: «Un aggettivo? Impressionante»Rudi Zagaria del team Pro BikeDavide Vinzoli e Omar Mazzoleni «fraternizzano» con altre turiste Roberto Buraschi e Rita Valentini da Moniga: «Straordinaria»Lorella Trevisan e Gerardo Garofalo: da Milano per testare la pistaSelfie familiare: i coniugi Massimo e Alessandra con il figlio EdoardoUno dei passaggi mozzafiato
Un gruppo di amiche di Padova e Brescia si sono ritrovate a Limone Ciro ed  Elena: «Pare  di volare»Gioacchino e Cristina entusiasti: «Un aggettivo? Impressionante»Rudi Zagaria del team Pro BikeDavide Vinzoli e Omar Mazzoleni «fraternizzano» con altre turiste Roberto Buraschi e Rita Valentini da  Moniga: «Straordinaria»Lorella Trevisan e Gerardo Garofalo: da Milano per testare la pistaSelfie familiare: i coniugi Massimo e Alessandra con il figlio EdoardoUno dei passaggi mozzafiato
Un gruppo di amiche di Padova e Brescia si sono ritrovate a Limone Ciro ed Elena: «Pare di volare»Gioacchino e Cristina entusiasti: «Un aggettivo? Impressionante»Rudi Zagaria del team Pro BikeDavide Vinzoli e Omar Mazzoleni «fraternizzano» con altre turiste Roberto Buraschi e Rita Valentini da Moniga: «Straordinaria»Lorella Trevisan e Gerardo Garofalo: da Milano per testare la pistaSelfie familiare: i coniugi Massimo e Alessandra con il figlio EdoardoUno dei passaggi mozzafiato

Domenica ti porterò sul lago, cantava Fabio Concato in tempi non sospetti e a Limone ieri mattina nella prima giornata d’apertura della ciclabile a sbalzo sul lago, l’aria che si respirava era davvero quella di «un bimbo ad una gita». Già dalle prime luci del mattino la passerella ha iniziato a riempirsi di gente. Un flusso incessante che ha ricordato per certi versi quello verso Sulzano, sul Sebino, durante il Ponte di Christo. DA LIMONE fino all’hotel Pier in località Gola nel territorio trentino, ogni piccolo slargo o piazzuola a ridosso della strada Gardesana era immancabilmente occupato da auto e moto. Solo grazie all’efficienza degli agenti della Polizia locale non si sono registrati intasamenti. Tutti, nessuno escluso, immancabilmente a caccia del selfie «da evento», da scattare nella posizione migliore con lo sfondo delle vele e il lago. Netta la predominanza degli italiani, quasi a voler «marcare» da subito il territorio, ma forse più probabilmente condizionati dal passa parola e dal clamore mediatico dei giorni scorsi. «Siamo arrivati da Brescia e per noi la sveglia è suonata alle 5 ma ne è valsa la pena – commentano Davide Vinzoli e Omar Mazzoleni -: bellissima passeggiata, speriamo la prolunghino vero Riva. Adesso in ogni caso la ripetiamo, visto che ci stiamo allenando per il cammino portoghese di Santiago de Compostela». Ha invece testato in mountain bike il tracciato Lucio Zanon, 50enne della Val di Fiemme: «anch’io mi sono svegliato presto per arrivare a Limone: è una figata – ammette –: molto bella, e per me trapiantato di rene, pedalare nel vento sospeso nell’aria, trasmette sensazioni ancora più intense». Commenti entusiasti anche dai «cugini» del basso lago, nella fattispecie Rita Valentini e Roberto Buraschi da Moniga: «Complimenti a chi l’ha pensata e progettata, quasi degli eroi – commentano – perché nonostante l’ardimento, è fatta bene e trasmette sicurezza». «La sensazione con questo vento è quella di volare sul lago – sostengono Ciro ed Elena da Brescia -. Forse sarà per la bellezza dell’opera, ma tutti si stanno comportando educatamente. Torneremo sicuramente». Gerardo Garofalo e Lorella Trevisan, arrivati sabato a Limone da Milano per provare la ciclabile in mountain bike. «È già la quarta volta che la facciamo avanti e indietro, è fenomenale». Sono invece alloggiati a Riva provenienti dalla Toscana, Massimo con la moglie Alessandra e il figlio Edoardo. «Siamo stati per la prima volta sul Garda a Pasquetta e questa volta siamo tornati appositamente per provare la pista: è fantastica, una cosa mai vista in Italia, a impatto zero con la possibilità di gustare un panorama straordinario». Rudi Zagaria del team Garda Pro Bike arriva invece «solo» da Lonato con la sua bici da corsa e nonostante l’abitudine ai panorami del Garda ammette che è «impressionante». Stesso aggettivo utilizzato da Cristina e Gioacchino di Brescia per definire le imbragature metalliche della roccia che sovrasta la ciclopedonale. «L’auspicio –osserva il sindaco di Limone Franceschino Risatti – è che le parole del ministro alle Infrastrutture Daniele Toninelli, ovvero priorità a pendolari e viabilità ciclistica per valorizzare il turismo, siano di stimolo ai colleghi trentini per accelerare la costruzione del tratto mancante fino a Riva. Noi abbiamo dato il via, speriamo che altri seguano l’esempio». Grazie ai parcheggi allestiti a monte di Limone dove è possibile noleggiare le biciclette, non si è presentato il problema di sosta selvaggia. «Il tratto inaugurato sono gli ultimi due chilometri dei sei complessivi del paese - spiega Risatti -. Cercare un parcheggio li vicino è sempre impresa ardua». •

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