La «Gimondi Bike»
è un affresco
d’autore

Il testimonial Felice GimondiI 1500 atleti schierati ai nastri di partenza della Gimondi BikeIl podio maschile: la gara è stata vinta dal francese Stephan TempierLe premiazioni delle prime tre classificate della prova femminile
Il testimonial Felice GimondiI 1500 atleti schierati ai nastri di partenza della Gimondi BikeIl podio maschile: la gara è stata vinta dal francese Stephan TempierLe premiazioni delle prime tre classificate della prova femminile
Il testimonial Felice GimondiI 1500 atleti schierati ai nastri di partenza della Gimondi BikeIl podio maschile: la gara è stata vinta dal francese Stephan TempierLe premiazioni delle prime tre classificate della prova femminile
Il testimonial Felice GimondiI 1500 atleti schierati ai nastri di partenza della Gimondi BikeIl podio maschile: la gara è stata vinta dal francese Stephan TempierLe premiazioni delle prime tre classificate della prova femminile

Gli incantevoli scenari di Sebino e Franciacorta hanno fatto da sfondo a uno dei più straordinari affreschi di ciclismo dell’anno. La Gimondi Bike, gara internazionale di mountain bike promossa dal Gruppo Nulli ed organizzata sotto l’impeccabile regia dell’Asd Gima Sport, ha strappato applausi a scena aperta lungo il percorso di 40 chilometri con partenza e arrivo a Iseo. I 1500 i bikers hanno pedalato tra i vigneti, all’ombra dei castelli di Passirano e Calino, sulle mulattiere di Provaglio, fino alla Madonna del Corno sui monti affacciati sul Sebino. La due giorni aveva avuto come prologo sabato le prove dei giovanissimi che hanno assegnato i titoli provinciali. Ieri invece, la gara si è alzata di livello: a fare da testimonial ovviamente, il campionissimo Felice Gimondi, che quest’anno, a causa di un infortunio, non ha potuto partecipare: «Mi sarebbe piaciuto esserci – ha osservato –. La sensazione di avere un numero sulla schiena e di combattere contro se stessi per superare i propri limiti è fantastica e mi ha accompagnato in tutta la mia carriera».

A TAGLIARE per primo il traguardo è stato il francese della Bianchi Countervail Stephan Tempier che ha fatto fermare il cronometro su un’ora, 27 minuti e 5 secondi. Michele Casagrande e Juri Ragnoli hanno completato nell’ordine il podio. Nel femminile si è imposta la lituana Katazina Sosna, della Torpado Factory Team, in un’ora, 47 minuti e 36 secondi; alle sue spalle Serena Salvetti e Mara Fumagalli. La sfida nella sfida, quella della Cronoscalata della Madonna del Corno, ha incoronato il colombiano Johnnatan Botero Villagas – quinto alle Olimpiadi di Rio – che ha eguagliato anche il record di scalata in 6 minuti e 29 secondi, griffato nel 2014 dal connazionale Leonardo Paez. A.ROM.

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