La tragedia dei
binari vira sul
gioco mortale

La scena della tragedia lunedì sera lungo i binari della ferrovia a Ponte San Marco
La scena della tragedia lunedì sera lungo i binari della ferrovia a Ponte San Marco
La scena della tragedia lunedì sera lungo i binari della ferrovia a Ponte San Marco
La scena della tragedia lunedì sera lungo i binari della ferrovia a Ponte San Marco

Quando si perde il treno della vita, in una calda sera d’estate, a 15 anni. Imprudenza, disgrazia, destino. Calcinato non riesce a crederci, la polizia ferroviaria non può far altro che approfondire le testimonianze raccolte nel corso delle prime fasi delle indagini. Testimonianze in cui si fa riferimento a corse sui binari, a richiami, a treni che sfrecciano e che s’incrociano. Ciò che resta di una stazione, quella di Calcinato-Ponte San Marco, diventa lo scenario di una tragedia, figlia probabilmente di una sfida pericolosissima, ma pur sempre una tragedia. Gli interrogativi, nelle ore che precedono il funerale di Klevis Seferaj, sono anche quelli che cercano risposte alla terribile domanda su quanto, in qualche modo, potesse essere annunciata questa morte. LE SEGNALAZIONI alle forze dell’ordine e alla Polizia locale in questi anni non sono mancate. Ma, certo, un presidio permanente, è di fatto impossibile. Eppure in passato qualche volta la Locale è riuscita a identificare i ragazzi a caccia di adrenalina lungo i binari. Stavolta tutto è andato diversamente. Il gioco, finito nel peggiore dei modi, in cui si punta la vita per vincere emozioni forti, è l’ipotesi ormai maggiormente accreditata dagli investigatori, anche alla luce delle testimonianze raccolte. L’attività degli investigatori è proseguita alacremente anche nella giornata di ieri. In particolare, a quanto si è appreso, sarebbero stati sentiti i ragazzi che l’altra sera si trovavano in stazione con Klevis. E fino a questo momento non sembrano emergere ipotesi in grado di scontrarsi, di annullare, togliere credito a quella della «sfida lungo i binari». Un terribile gioco non nuovo da quelle parti, che però ora è diventato un gioco di morte.  COPYRIGHT

 

Mario Pari

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