Lo scialpinismo
incorona i re
degli alpini

I  vincitori del tricolore di scialpinismo riservato alle penne nere Al via  della prova nazionale si sono presentate 131 coppie in rappresentanza di 27 sezioni dell’AnaIl team  d’oro Pasini-DonatiDue concorrenti alla partenza
I vincitori del tricolore di scialpinismo riservato alle penne nere Al via della prova nazionale si sono presentate 131 coppie in rappresentanza di 27 sezioni dell’AnaIl team d’oro Pasini-DonatiDue concorrenti alla partenza
I  vincitori del tricolore di scialpinismo riservato alle penne nere Al via  della prova nazionale si sono presentate 131 coppie in rappresentanza di 27 sezioni dell’AnaIl team  d’oro Pasini-DonatiDue concorrenti alla partenza
I vincitori del tricolore di scialpinismo riservato alle penne nere Al via della prova nazionale si sono presentate 131 coppie in rappresentanza di 27 sezioni dell’AnaIl team d’oro Pasini-DonatiDue concorrenti alla partenza

Lino Febbrari Si sono sfidati tra i luoghi presidiati dalle penne nere durante la Guerra bianca. Ma l’unica battaglia da combattere era quella contro il cronometro. Tra Ponte di Legno e le montagne che coronano il Tonale si sono assegnati i titoli tricolore del Campionato nazionale Ana di scialpinismo. Nel 2013 il comprensorio ospitò per la prima volta la gara con le pelli di foca tra alpini in congedo, in armi e aggregati. Ieri si è celebrata l’edizione da record per numero di partecipanti (131 le coppie al via in rappresentanza di 27 sezioni) e che purtroppo ha dovuto fare i conti con il colpo di coda dell’inverno. Freddo e neve alla partenza, fissata a poca distanza dalla stazione intermedia della cabinovia Ponte-Tonale, cielo azzurro velato da poche nuvole ai 2600 metri e rotti di Cima Bleis al passaggio delle prime coppie. Poi è calata la nebbia prima della copiosa nevicata all’arrivo in viale Venezia a Ponte. Per le avverse condizioni meteo, nel 2013 la prova venne interrotta a metà circa della lunga salita verso la prima vetta, mentre ieri, fortunatamente, la gara si è svolta regolarmente seppur con un tracciato ridotto di un paio di chilometri, per evitare che gli atleti passassero vicino a zone a rischio valanga vista la neve che si era accumulata sui versanti durante la notte. Una scelta che è stata condivisa da tutti, atleti, vertici della Commissione sportiva dell’ Ana guidata dal presidente Mauro Buttigliero e dal locale comitato organizzatore retto da Ennio Donati. A prevalere è stata la coppia della sezione Bergamasca composta da Pasini e Donati che hanno chiuso la fatica in un’ora, 41 minuti e 47 secondi. Distaccati di poco più di un minuto e mezzo i valtellinesi Trentin-Maiolani. A completare il podio, staccati di meno di cinque minuti dai vincitori, i rappresentanti della sezione di Vallecamonica Giovanni Paini e Roberto Testini. «Avevo ancora nelle gambe la fatica di venerdì della Sella Ronda – ha ammesso Testini –, ma grazie a Giovanni che ha continuato a non mollare siamo riusciti a conquistarci un inaspettato e grandissimo terzo posto». «Siamo grati alle penne nere camune – ha osservato Buttigliero -, perché malgrado le non ottimali condizioni meteo sono riusciti nell’impresa di portare a termine in sicurezza quest’epica avventura sulle tracce dei nostri avi, che cent’anni fa combatterono su questi ghiacciai».

L’EVENTO voluto dal presidente dell’Ana di Valcamonica Mario Sala, per commemorare appunto il centenario della fine del primo conflitto mondiale, sabato pomeriggio, è stato onorato dalla presenza del presidente nazionale Sebastiano Favero. «Queste montagne – ha detto il numero uno delle penne nere italiane - teatro di cruenti battaglie, per noi alpini testimoniano il valore e i principi dei nostri avi, che noi ci proponiamo di perpetuare alle nuove generazioni in chiave moderna e pacifista».

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