Intrappolato nel caotico traffico della vigilia dell’Immacolata, con al fianco la moglie in procinto di partorire. Che soffriva per le doglie iniziate a casa meno di un’ora prima. Erano partiti in fretta e furia da Corteno Golgi, attorno alle 16, Sara Stefanini e il marito Antonio Rodondi. Dovevano al più presto arrivare all’ospedale di Esine: cinquanta chilometri dal paese natale del premio Nobel per la Medicina Camillo Golgi. In pochi minuti la coppia ha raggiunto la periferia Ovest di Edolo. Poi la rotonda a Sud dell’abitato. Passata la zona dei centri commerciali di Sonico sono cominciati i problemi: i veicoli in transito sulla statale del Tonale procedevano a passo d’uomo. A FORNO ALLIONE, raggiunto dopo quasi mezz’ora, la viabilità era praticamente paralizzata: lunghe code in entrambi i sensi di marcia facevano procedere lentamente, troppo lentamente per le condizioni della donna, i veicoli praticamente incollati l’uno all’altro. Sara continuava a lamentarsi; Antonio la rassicurava, ma in cuor suo non sapeva che fare. A un certo punto, sull’altra corsia, da lontano ha notato che stava per sopraggiungere alla sua altezza un’auto della Polstrada: erano due agenti di Darfo che risalivano l’arteria per un abituale servizio di controllo. Due provvidenziali «angeli» della strada, gli agenti Sabrina e Pierangelo. Che hanno subito scorto il frenetico lampeggiare dei fari azionati dal giovane padre in ansia. UNA VOLTA APPURATA la situazione, gli agenti hanno girato l’auto di servizio, acceso lampeggianti e sirena e preceduto l’automobile di Antonio fino all’ingresso del pronto soccorso di Esine. Appena il tempo di varcare la porta della sala parto e Sara ha dato alla luce Matilde, una bella bimba del peso di 4,5 chilogrammi. «Un grazie di cuore alla Polizia stradale, che ieri pomeriggio mi ha scortato a tutta velocità consentendo così a Matilde di non nascere sull’auto di papà», ha affermato Antonio. A far compagnia alla neonata due fratelli maschi di 12 e 9 anni e una sorellina di 5. Una bella storia di Natale che sicuramente tra qualche anno i genitori racconteranno alla loro figlioletta. •