«Mostro le cicatrici per sfidare i pregiudizi»

di Cinzia Reboni
La paratleta ha deciso di posare in costume da bagno
La paratleta ha deciso di posare in costume da bagno
La paratleta ha deciso di posare in costume da bagno
La paratleta ha deciso di posare in costume da bagno

Cinzia Reboni Tra le cento donne che «influenzano positivamente» il mondo c’è anche una bresciana. Veronica Yoko Plebani figura nella «classifica» pubblicata annualmente on line da Vogue World. Con lei solo un’altra italiana, la cantante Levante. La storia di Veronica - 23 anni, è originaria di Gavardo ma vive a Palazzolo - è drammatica e straordinaria allo stesso tempo. La sua passione per lo sport la spinge fin da piccola a praticare danza, ginnastica artistica, atletica e snowboard. Nel 2011 viene colpita da una grave forma di meningite che le flagella il corpo - in particolare braccia e gambe - con profonde cicatrici. La vita di prima non esiste più, ma «Yoko» impara che molte cose sono difficili solo perché non si ha il coraggio di farle, e che solo tra le difficoltà possono nascere le vere opportunità. La rinascita di Veronica passa attraverso lo sport: sfide, traguardi, superamento dei limiti e instancabile allenamento. Inizia a far parte della grande famiglia del Kayak Canoa Club Palazzolo, e si distingue fin da subito nelle gare di paracanoa, vincendo il titolo italiano, europeo, e varie tappe di Coppa del Mondo. Dedizione, allenamento e costanza le consentono di entrare nella Nazionale italiana di paracanoa, e in parallelo in quella di snowboard: si qualifica così per le Paralimpiadi invernali di Sochi 2014, dove è la prima donna italiana a gareggiare nel parasnowboard. Alle Paralimpiadi di Rio 2016 ottiene un sesto posto, a soli 69 centesimi dal podio. Da due anni è nella Nazionale paralimpica di Triathlon, e nonostante sia per lei una disciplina nuova, ha conquistato una coppia di medaglie d’oro ai Campionati del mondo 2017 e spera di qualificarsi per i Giochi Paralimpici 2020 a Tokyo. La sua forza d’animo, la sua dedizione e il suo sorriso sono diventati un esempio per tanti ragazzi che si trovano ad affrontare le più dure sfide con la vita. «ALL'INIZIO, l'idea di dover rivedere tutti i miei amici mi spaventava davvero, ma fortunatamente quella sensazione non è durata a lungo - ammette Veronica Plebani -. Lo sport mi ha mostrato quante cose incredibili poteva fare ancora il mio corpo». Veronica non solo mantiene costantemente aggiornati i suoi fan sui social, ma pubblica foto di se stessa con messaggi che in qualche modo sono di conforto a chi si trova nella sua stessa situazione. «All'inizio non ero così sicura di mostrare il mio nuovo corpo con tutte queste cicatrici - spiega -, ma poi ho capito che poteva contribuire a rompere pregiudizi e stereotipi. Ho puntato su quello, e devo ammettere che sono riuscita ad arrivare a molte persone, a trasmettere qualcosa di positivo. É un po’ un circolo vizioso, un dare e avere: io motivo qualcuno, ma è un feedback che mi ritorna, e che fa bene anche a me. Aiutare anche solo una persona a sentirsi a suo agio nel proprio corpo e ad avere più fiducia, vuol dire aver raggiunto l’obiettivo». «Quando ho condiviso le mie foto in costume da bagno per la prima volta - quella pubblicata da Vogue è stata scattata da Sara Lorusso -, sono rimasta scioccata da tutti i messaggi positivi che mi sono arrivati. Un fan mi ha confessato di avere una cicatrice simile, ma aveva paura a indossare i pantaloncini da bagno. Fino a quando ha visto me...». Un servizio, quello di Vogue, dove esce tutta la freschezza e la spontaneità di Yoko anche nella vita quotidiana. Dal trucco acqua e sapone al tocco di mascara sulle ciglia «per aprire il suo sguardo azzurro ghiaccio», i capelli spesso raccolti in trecce eleganti, ma soprattutto una dieta energizzante. •

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