Omicidio di Zocco,
nessuna traccia
di sangue sul sedile

La Scientifica dei carabinieri al lavoro a Zocco di Erbusco FOTOLIVE
La Scientifica dei carabinieri al lavoro a Zocco di Erbusco FOTOLIVE
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L’incidente probatorio è terminato, ora è tempo di chiusura indagini. Sono quelle relative all’omicidio commesso a Zocco di Erbusco il 13 aprile 2013. Venne ucciso Riadh Belkahla, tunisino, 48 anni e le indagini portarono all’arresto di due fidanzati: Manuel Rossi e GiuliaTaesi. Un delitto efferato - il nordafricano venne ucciso con 81 coltellate - commesso, secondo quanto confessò Rossi, per difendere la fidanzata. Erano in auto, raccontò nelle ore successive all’arresto e Belkahla, mentre esigeva dai fidanzati 1000 euro per un debito di droga che avevano nei suoi confronti, estrasse un coltello. Manuel Rossi lo fermò e lo colpì ripetutamente.

L’INCIDENTE PROBATORIO ha stabilito che non ci sono tracce di sangue sul sedile della ragazza, che era a fianco della vittima seduta al volante. Nessuna traccia di impronte, sul coltello dove non è stato facile cercarle per il troppo sangue presente sull’arma. Di certo ci fu, quella notte, una colluttazione. Alla vittima, che cercava di difendersi venne amputato un dito. Ora quindi si attende la chiusura delle indagini. M.P.

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