Rapina a villa
Bezzi, il cerchio
si stringe

di V.MOR.
La villa presa di mira dai malviventi a Ghedi: indagini serrate
La villa presa di mira dai malviventi a Ghedi: indagini serrate
La villa presa di mira dai malviventi a Ghedi: indagini serrate
La villa presa di mira dai malviventi a Ghedi: indagini serrate

I tre banditi che domenica sera hanno fatto irruzione nella villa della famiglia Bezzi di Ghedi per una rapina puntavano alla proprietaria della Scilla Meccanica. Hanno chiesto di lei ai famigliari terrorizzati prima di prendere il denaro tenuto in casa e darsi alla fuga. È la novità più significativa emersa dalle indagini coordinate dai carabinieri del nucleo investigativo di Verolanuova, a conferma che i banditi erano ben informati sulle vittime. Resta però l’interrogativo: perché cercavano l’imprenditrice? Forse pensavano a un bottino più importante? Domenica sera, quando i banditi hanno puntato le armi in faccia ai componenti della famiglia hanno chiesto subito di parlare con la figlia del fondatore dell’azienda a cui è intestata anche l’azienda di meccanica e fonderia specializzata nella produzione di bronzine per macchine industriali e movimento terra. Dunque, anche se non erano veri e propri specialisti delle rapine in villa, i malviventi conoscevano bene i ruoli all’interno dell’azienda. Una conferma che prima di entrare in azione la banda aveva raccolto precise informazioni sull’obbiettivo. Nel frattempo le forze dell'ordine, che subito dopo la rapina hanno disposto dei posti di blocco, vagliano testimonianze e tracce. C’è una pista che sta portando a stringere sempre di più il cerchio intorno alla banda. I militari possono anche contare sulle immagini della videosorveglianza privata. Sono state passate al setaccio alcune cascine abbandonate che potrebbe essere state usate come base logistica dai banditi, così come elementi utili alle indagini sono stati rilevati all’interno dell’abitazione. Dettagli che non sono sfuggiti ai carabinieri. La rapina di domenica sera è stata un’esperienza drammatica per la famiglia Bezzi, soprattutto quando si sono visti puntare la pistola da uno dei malviventi. I tre malviventi sono riusciti ad entrare nell’abitazione come dei normali visitatori. Hanno suonato al campanello della villa ed i proprietari di casa hanno aperto pensando si trattasse di qualche operaio che lavora nella vicina fabbrica. E invece ci sono trovati davanti tre banditi con il volto coperto che in attimo li hanno riuniti e tenuti sotto controllo, alla ricerca del bottino. Un piano semplice, ma efficace: per ora restano fantasmi. •

Suggerimenti