None

SALO'
"Una pagella ingiusta meritiamo di più"

di Sergio Zanca
Il sindaco Gianpiero Cipani
Il sindaco Gianpiero Cipani
Il sindaco Gianpiero Cipani
Il sindaco Gianpiero Cipani

Nel primo giorno di scuola il sindaco di Salò Giampietro Cipani prende la «matita blu» e corregge i voti attribuiti da Bresciaoggi nel viaggio del camper di sabato. Cancella il 6 e mezzo della qualità della vita e lo cambia in un bell’8, perché «la nostra città è un polo importante, e la gente fa la fila per venire a comprare la casa qui. L’ambiente è molto gradevole. La tangenziale, benchè nata vecchia, ha comportato uno sviluppo rilevante». Il sindaco è d’accordo per il 7 sulla sicurezza, ma dissente sul 5+ in tema di servizi. «Ci vuole un 6 e mezzo – assicura Cipani -. Disponiamo del comando dei carabinieri, di uffici dell’Asl e di istituti scolastici superiori, su cui gravitano gli studenti della Valtenesi e della Valle Sabbia. ABBIAMO MANTENUTO la sezione staccata del Tribunale, che volevano trasferire in città, portato la Guardia costiera e i servizi sanitari di competenza della Comunità montana, potenziato la Finanza, ottenuto il Consorzio per il demanio, che in futuro si sposterà alle Rive, nell’ex macello. Quanto ai parcheggi a pagamento, la tariffa è inferiore rispetto a Desenzano o a Sirmione. Inoltre nei vari quartieri i residenti privi di garage dispongono di un pass gratuito per lasciare la loro automobile in strada. E gli abitanti delle frazioni possono sostare nel centro storico per due ore al giorno, senza pagare nulla». Ma la gente non ha gradito la chiusura dell’ospedale, che in passato era il più importante della zona. ORA SONO rimasti aperti solo gli ambulatori e la radiografia. «È una vicenda vecchia, della quale non sono minimamente responsabile – ribatte il sindaco -. La colpa risale alle precedenti amministrazioni, quando i reparti per acuti furono progressivamente trasferiti a Gavardo, senza che qui da noi arrivasse la riabilitazione. Il sottoscritto ha ripristinato il Pronto soccorso, seppure per un breve periodo di tempo. La gestione di Mauro Borelli (direttore dell’azienda ospedaliera di Desenzano e dintorni, ndr) ha rappresentato una catastrofe. Voleva vendere l’ospedale per fare cassa e investire i quattrini altrove. La nuova direttrice Mara Azzi sta dimostrando maggiore lungimiranza. Tra le proposte sul tavolo: cedere una porzione dell’edificio per ricavare i soldi necessari a recuperare la parte rimanente, mantenendo la destinazione sanitaria». L’insufficienza attribuita per il carovita, dovuto ai prezzi alti e alle case dai costi elevati, si trasforma in un 6, perché «i cittadini hanno la possibilità di accedere all’edilizia convenzionata. A Villa c’erano appartamenti acquistabili a 1.300-1.500 euro al metro quadro, nell’ex campo sportivo Amadei a 1.500-1.800. In località Gasia, a fianco degli alloggi sociali, che saranno ceduti in affitto a canoni simbolici, ne realizzeremo altri da mettere in vendita a 1.200-1.300 euro al mq.». Diventa sufficiente anche il 5 riguardante l’ambiente e il verde, un voto legato soprattutto al cemento, che continua a proliferare. «Qualche intervento può non essere accettato da tutti – osserva Cipani - però abbiamo recuperato e abbellito numerosi spazi». RIMANE il nodo-Tavina. L’azienda di imbottigliamento delle acque minerali ha chiesto di trasferirsi a Cunettone, trasformando l’attuale stabilimento in appartamenti. «Dopo una lunga trattativa con la proprietà – ricorda il sindaco - abbiamo raggiunto un accordo che riteniamo di notevole importanza. Al posto dei 150 mila metri cubi della fabbrica saranno realizzati 90 mila mc. residenziali e 30 mila alberghieri. In cambio il Comune riceverà opere per 17 milioni di euro. Nei dettagli: il recupero del teatro, un fabbricato per gente bisognosa, il restauro delle ex case Eca e di quelle in Valle, posti auto e il parco che scende dalla panoramica alle fonti. La Tavina andrà a Cunettone, con una volumetria di appena 35 mila metri cubi e l’interrato». Per quanto riguarda le altre osservazioni, il sindaco dice che la mancanza di negozi a Campoverde o a Villa non dipende da lui. «Per le frazioni abbiamo effettuato notevoli investimenti», aggiunge. Gli scarichi fognari nel golfo? «Dopo un lungo braccio di ferro, ho convinto il Garda Uno a controllare la causa dei disguidi. Grazie a sonde speciali, si è scoperto che molti allacciamenti delle case alla rete fognaria non sono regolari. I punti più critici sono in via Pietre Rosse e in viale Brescia. Si interverrà quanto prima». La mancanza di servizi igienici sul mercato del sabato? «Rimedieremo».

Suggerimenti