Scuola meditazione
Mai più stress
in classe

di Milena Moneta
Gli alunni di prima media sperimenteranno la meditazione
Gli alunni di prima media sperimenteranno la meditazione
Gli alunni di prima media sperimenteranno la meditazione
Gli alunni di prima media sperimenteranno la meditazione

Un quarto di meditazione, prima e dopo le lezioni, per preparare la mente ad accogliere le nozioni e affrontare lo studio con maggiore slancio. Da oggi la «Don Milani» di Montirone sarà la prima scuola media italiana a sperimentare la didattica del relax. I 51 alunni delle classi prime aderiranno a «Friends», progetto finanziato dalla Comunità europea che lo ha ritenuto efficace, scientificamente provato, in grado di sviluppare le potenzialità degli alunni e di eliminarne ogni forma di stress. Una pratica diffusa nel mondo - almeno cinquecento scuole in 60 Paesi diversi – che in Italia è ancora relegata nel limbo del pionierismo. Brescia sta cercando in questo senso di fare...scuola. Tra le superiore il «Capirola» di Leno è stato il secondo istituto in Italia a lasciarsi sedurre dalla meditazione in aula. Grazie alla Fondazione Maharishi che ha ottenuto il placet dalla Unione Europea - in partner con Portogallo, Regno Unito e Belgio, università e centri di ricerca- gli studenti, seduti comodamente ad occhi chiusi, imparano ad eliminare lo stress dalla loro mente, in modo facile e naturale, grazie a quei minuti di disconnessione dal mondo esterno con cui portano il silenzio dentro di sè. È la meditazione trascendentale che – ricerche scientifiche alla mano-, se praticata con regolarità, stimola un miglior funzionamento del cervello sviluppandone il potenziale e la creatività, migliora la salute e le relazioni, rende più efficace lo studio, contrasta bullismo, abbandono scolastico, dipendenze. Anche gli insegnanti che la praticano favoriscono il proprio benessere e la qualità del proprio insegnamento.

LEGITTIMA la soddisfazione della dirigente Emanuela Boselli. «Immaginavo di incontrare difficoltà perché il progetto può prestarsi a fraintendimenti e come tutte le cose nuove suscitare resistenze - osserva la dirigente -. Invece ho trovato piena convinzione nelle famiglie, forse perché i loro ragazzi hanno sperimentato lo yoga alle elementari e non erano del tutto digiuni dell’argomento. Inoltre ho colto un positivo interesse anche negli insegnati, tanto che 8 di loro hanno adottato la tecnica anche per se stessi». Naturalmente ci vuole «impegno ad essere costanti perché si possano cogliere cambiamenti significativi che misureremo già a fine anno», annuncia Emanuela Boselli. Dunque la scuola bresciana è ancora una volta all’avanguardia nel fornire condizioni di benessere che facilitano l’ apprendimento e allontanano possibili negatività. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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