A Bornato le acque sono ancora agitate

di Giancarlo Chiari
Rappresentanti del Comune si consultano coi tecnici dell’Ats
Rappresentanti del Comune si consultano coi tecnici dell’Ats
Rappresentanti del Comune si consultano coi tecnici dell’Ats
Rappresentanti del Comune si consultano coi tecnici dell’Ats

«L’acqua di Bornato è tornata potabile, ma provate a berla con un bicchiere, è impossibile», ha commentato un cittadino a 48 ore dal cessato allarme legionella, davanti ad una Sprite con fetta di limone. Meglio dell’acqua, dice. «HANNO ELIMINATO la legionella - fa notare - ma per ora dovrò continuare a bere acqua minerale: quella del rubinetto ha ancora il sapore della piscina». È l’effetto del cloro usato per debellare i batteri, e la polemica continuerà finché l’acqua non tornerà del tutto alla normalità. I residenti dell’area servita dal pozzo delle valle hanno ringraziato la Protezione civile, che si è prodigata, ma restano i dubbi su come si evolverà la questione. Alessandro Giusto Vianelli, cittadino che era stato uno dei tre contaminati al principio dell’emergenza, dall’ospedale aveva chiesto chiarezza: «Ci sono cose da nascondere? Fino a prova contraria, la legionella me la sto portando a spasso io, non i potenziali cagionatori del virus». Ma sul sito internet del Comune, parlando ufficiosamene a nome dell’Amministrazione, Andrea Mometti sottolinea: «Abbiamo agito tempestivamente e abbiamo fatto tutto quello che era nostro dovere e non solo, per affrontare la situazione». EPPURE i cittadini non sono tranquilli, chiedono se la legionella possa tornare invitando l’amministrazione a organizzare un incontro pubblico con Ats e Acque bresciane. Le precauzioni richieste anche dopo la revoca dell’ordinanza di divieto assoluto, come far scorrere a lungo l’acqua prima di utilizzarla, fanno drizzare le antenne. Le bollette dell’acqua e i costi extra sono l’altro tema caldo: sindaco e assessori hanno dichiarato che Acque bresciane sconterà i consumi imposti dalla clorazione, in quanto si dovevano infatti tenere aperti tutti i rubinetti per 30 minuti, consumando molto. E in attesa che Ats concluda le indagini sugli esiti delle analisi sugli ultimi 42 prelievi effettuati lunedì mattina, le precauzioni richieste a chi voglia utilizzare l’acqua di casa sollevano nuovi problemi: «Se per usarla devo tenere aperto per due minuti i rubinetti facendo scorrere acqua bollente- fa notare un residente - consumo acqua e ne pago la depurazione, ma pago anche il gas della caldaia: e chi lo paga?». •

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