Accesso al lago senza barriere: il sogno di Riccarda ora è realtà

di Alessandro Romele
L’area del Lido di Sassabanek interessata dal progettoIl progetto di Riccarda Ambrosi ha raccolto consensi e contributi
L’area del Lido di Sassabanek interessata dal progettoIl progetto di Riccarda Ambrosi ha raccolto consensi e contributi
L’area del Lido di Sassabanek interessata dal progettoIl progetto di Riccarda Ambrosi ha raccolto consensi e contributi
L’area del Lido di Sassabanek interessata dal progettoIl progetto di Riccarda Ambrosi ha raccolto consensi e contributi

Alessandro Romele Presto a Sassabanek di Iseo verranno abbattute le barriere architettoniche che impediscono o rendono comunque disagevole l’accesso al lago da parte dei portatori di handicap. Questo grazie a Riccarda Ambrosi, iseana, ex nuotatrice, membro della Commissione paralimpica della Federazione italiana bocce e collaboratrice della Nazionale di calcio amputati, che ha ideato e steso un importante progetto denominato «Tutti in acqua senza limiti», trovando anche i fondi necessari, circa 20mila euro, per realizzare questo piccolo grande sogno nell’area nord del Lido, dove si trova anche un piccolo porticciolo. «Abbiamo pensato ad una passerella che dalla spiaggia degradi dolcemente verso il lago - ha spiegato Riccarda Ambrosi - per realizzarla ci darà una mano la ditta Nulli di Iseo. UN’AZIENDA di strumentazione medicale, la bergamasca MediBerg, ci fornirà l’importo per l’acquisto di un sollevatore idraulico per le disabilità gravi, in modo da attrezzare il posto entro la primavera». L’inaugurazione avverrà durante il Festival dei Laghi, organizzato nella cittadina iseana ad inizio maggio, quest’anno dedicato all’accessibilità. L’amministrazione comunale è rimasta ben impressionata dall’idea, tanto da accelerare le pratiche burocratiche e fornire i permessi per i lavori e le strutture da posizionare. «L’idea è quella di permettere a tutte le persone con disabilità motorie e mentali di tuffarsi facilmente, oppure a provare la canoa e la barca a vela - continua Ambrosi - insomma a godersi il Sebino appieno, senza barriere. Non tutti devono per forza diventare atleti, ma devono però avere la possibilità di provarci. L’attività sportiva è certamente tra le migliori medicine per curare i mali, compresi quelli dello spirito e quelli demotivanti indotti dalla disabilità. Per questo abbiamo voluto insistere sul progetto che, fortunatamente, ha raccolto molti consensi e che presto presenteremo anche in altri Comuni del lago». Sarebbe bello - conclude Riccarda Ambrosi - durante l’estate, raggiungere da Iseo questi paesi direttamente in canoa, per portare la nostra esperienza ed il nostro entusiasmo. Basta poco per godersi il lago serenamente senza problemi architettonici. Iniziamo da Iseo». Lo scivolo ed il sollevatore saranno il primo esempio di abbattimento di barriere architettoniche per l’accesso a lago sul Sebino: l’obiettivo è quello di fare da esempio per altri territori. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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