Alla scoperta dell’acqua calda: ecco i fondi per il sogno-terme

Sassabanek scommette sul turismo termale: il primo passo è l’escavazione del pozzo
Sassabanek scommette sul turismo termale: il primo passo è l’escavazione del pozzo
Sassabanek scommette sul turismo termale: il primo passo è l’escavazione del pozzo
Sassabanek scommette sul turismo termale: il primo passo è l’escavazione del pozzo

Giuseppe Zani Avanti tutta con lo sfruttamento dell’acqua calda scoperta sotto Sassabanek, l’eradicazione delle alghe può aspettare. È questa la scaletta delle priorità che si legge in filigrana analizzando i finanziamenti che la Regione Lombardia metterà a disposizione nel 2018 per Iseo da un lato e, dall’altro, per la pulizia del lago. IL CAPOLUOGO sebino riceverà dal Pirellone, nel quadro dell’accordo di programma del dopo-Christo, 600mila euro, di cui 250mila per lo scavo del pozzo a Sassabanek, altri 250mila per valorizzare la Iseo medievale e 100 per il restyling delle ciclabili. Invece la raccolta superficiale delle alghe avrà, sì, un budget di 450mila euro, come negli anni scorsi del resto, ma la Regione ne metterà a disposizione solo 150mila, che passerà all’Autorità di bacino, l’ente incaricato della pulizia del lago, mentre gli altri 300mila li scuciranno fifty-fifty le Province di Brescia e Bergamo. «Mi sa che neppure il prossimo anno si produrrà un intervento di eradicazione delle alghe» ha detto il sindaco Riccardo Venchiarutti, l’altra sera, in aula, in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione - il presidente Roberto Maroni e l’assessore Mauro Parolini annettono grande importanza al progetto di realizzare impianti termali a Sassabanek. Un volano in grado di cambiare il volto del turismo sul lago». Il capogruppo di minoranza di «Iseo civica», Gabriele Gatti, residente a Clusane, paese che per la conformazione a sacco della sua linea di costa è ogni estate alle prese con il ristagno nei suoi porti di un maleodorante tappeto di alghe, ha proposto di invertire l’ordine delle priorità: prima le alghe e poi l’Iseo medievale e le terme. «I soldi per il dopo-Christo, secondo quanto precisato da Maroni e Parolini, sono destinati al turismo e non all’ambiente», ha tagliato corto Venchiarutti. L’accordo di programma in argomento prevede che il Comune co-finanzi gli interventi concordati con la Regione mettendo sul piatto altri 600mila euro. Per farlo, Venchiarutti e collaboratori accenderanno, salvo l’arrivo di risorse alternative, un mutuo di 700mila euro. «Possiamo permettercelo - ha sottolineato Venchiarutti -. All’inizio del nostro primo mandato, nel 2009, l’indebitamento del Comune era di 18 milioni di euro: lo abbiamo portato a meno di 6. E senza aumentare di un centesimo le tasse degli iseani». Dei 600mila euro che riceverà dal Pirellone, 250mila palazzo Vantini li girerà alla Sassabanek, società a maggioranza pubblica. «La perforazione del pozzo sarà un’operazione a costo zero per il Comune - ha puntualizzato il sindaco -. Il resto lo metterà la Cogeme, che ha già tutte le autorizzazioni per scavare». C’è tempo sino al marzo prossimo per le trivelle. Poi, essendo il pozzo sul confine delle torbiere, scatta il divieto di disturbare i nidi degli uccelli acquatici. Dal 1° aprile apre il campeggio di Sassabanek. Probabile che tutto slitti a settembre. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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