Anche la Corte d’Appello
dà ragione a Garofalo

L’atto di sospensione dal servizio con relativa mancata liquidazione dello stipendio al comandante di Polizia Locale di Chiari risulta illegittimo. A dirlo è stata anche la Corte d’Appello, dopo che Michele Garofalo aveva vinto, a gennaio, il ricorso al Tribunale del lavoro contro il Comune. A firmare la sospensione era stato il segretario comunale Maria Lamari, cui anche il sindaco Massimo Vizzardi ha sempre assegnato la responsabilità dell’atto.

Tutto era nato dopo che Garofalo, nel dicembre del 2014, aveva comunicato verbalmente il piano ferie come di consuetudine. Il Comune lo sospese per un mese. «Per me in questi tre anni - ha commentato Garofalo – hanno parlato i giudici. Tutto il resto non tarderà ad arrivare, una volta che avrò parlato con il mio avvocato». La Lega Nord con il consigliere Roberto Campodonico: «Una gravissima decisione politica quella della sospensione, calata per pretesto sul segretario comunale». M.MA.

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