Arrivano i falchi per liberare il centro dal volo dei piccioni

di Alessandro Romele
Una coppia di falchi impiegati per la lotta al piccione a IseoLe operazioni si svolgono alle prime luci del giorno
Una coppia di falchi impiegati per la lotta al piccione a IseoLe operazioni si svolgono alle prime luci del giorno
Una coppia di falchi impiegati per la lotta al piccione a IseoLe operazioni si svolgono alle prime luci del giorno
Una coppia di falchi impiegati per la lotta al piccione a IseoLe operazioni si svolgono alle prime luci del giorno

Prosegue senza sosta a Iseo la battaglia contro i piccioni. Negli anni scorsi gli escrementi dei volatili avevano creato qualche problema alla salute dei palazzi che utilizzano per nidificare o dove si posano; l’amministrazione comunale ha deciso così di correre ai ripari e di affidarsi alle imprese valsabbine Bird control Nord Italia ed Eco bird control e ai falconieri Giovanni Patti e Giovanni Casati per cercare di ridurre l’invadente presenza. L’obiettivo è quello di allontanare dal centro i piccioni torraioli, e per farlo sono stati «arruolati» alcuni falchi addestrati, 5 in tutto, che gestiti dai proprietari si danno da fare per spaventare gli inquilini indesiderati evitando che tornino ai nidi e ai rifugi del centro storico. I piccioni torraioli, la specie che sfrutta da secoli e secoli le città, e gli altri columbidi sono prede naturali di una serie di specie di rapaci, del falco pellegrino in particolare, e solitamente il semplice volo di un uccello da preda è sufficiente per scatenarne la fuga. Nel caso specifico i rapaci sono utilizzati proprio con questa modalità: una serie di sorvoli e finte cacce che non finiscono con l’abbattimento della preda ma semplicemente col suo allontanamento. È questo d’altra parte l’unico protocollo, incruento e se vogliamo «naturale», consentito dalla legge e utilizzato, per esempio, anche negli aeroporti, nelle discariche e nei siti industriali dismessi; oltre che in grandi città. A Iseo il lavoro si è svolto in due fasi: la prima è stata quella di distribuire cibo contenente un farmaco sterilizzante in modo da contenere la riproduzione dei piccioni. La seconda, che ha previsto l’utilizzo dei rapaci, è iniziata alla fine dell’anno scorso. «Si protrarrà per tutto l’anno - ha confermato il sindaco iseano Riccardo Venchiarutti - poiché, anche se i risultati sono già abbastanza evidenti, serve un lavoro di mantenimento. L’obiettivo è quello di ridurre di gran lunga il problema, poiché sappiamo già che sarà molto difficile eliminarlo del tutto». Due volte alla settimana, da Gavardo i falconieri arrivano a Iseo e si mettono al lavoro: in modo particolare nelle prime ore del mattino, i rapaci scovano e allontanano i piccioni che si rifugiano sotto i cornicioni del centro storico. Il numero dei volatili è nettamente diminuito. Si tratta comunque di una selezione naturale che non crea danni alla specie. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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