Bici elettriche, la «scossa» dopo il black out

di Giuseppe Zani
Il Sebino attende lo sblocco delle 112 e-bike a pedalata assistita
Il Sebino attende lo sblocco delle 112 e-bike a pedalata assistita
Il Sebino attende lo sblocco delle 112 e-bike a pedalata assistita
Il Sebino attende lo sblocco delle 112 e-bike a pedalata assistita

È luglio inoltrato e le 112 bici a pedalata assistita comprate per dar vita sul Sebino al progetto «E-bike sharing» riposano ancora nei magazzini dei Comuni del «G16». Erano state finanziate nel 2016 con parte dei 300 mila euro erogati da un bando regionale che prevedeva pure l’attivazione di altre iniziative, quali la mappatura dei beni culturali, l’installazione di webcam, la promozione del comprensorio sebino sui social network. Capofila di «E-bike sharing», un progetto sperimentale, è il Comune di Lovere, il cui sindaco, Giovanni Guizzetti, è il presidente del «G16». NEL 2017 le bici elettriche sono state consegnate ai singoli Comuni - 7 per ciascuno di essi, tranne Parzanica, che non è in riva al lago - e messe al sicuro nei rispettivi magazzini municipali. Inutilizzate. A coprirsi di ragnatele. «Non è stato facile mettere d’accordo i Comuni sulle modalità di funzionamento del nuovo servizio - racconta Giovanni Guizzetti -. Alla fine si è deciso di dare in affido le bici elettriche a un unico gestore. Complessa pure l’elaborazione del bando da emettere, considerato che vi era inserita la possibilità per l’utente, ad esempio, di prelevare la bici a Pisogne e consegnarla a Sarnico. La procedura di gara, fra richieste di informazioni e integrazioni di documentazione, ha richiesto altro tempo». Ha vinto l’appalto la ditta «2e20» di Caltagirone, una «srls» che ha una sede anche in provincia di Bergamo. L’assegnazione è del mese scorso. In questi giorni i responsabili della «2e20» stanno prendendo contatto con le singole amministrazioni municipali. «La scorsa settimana sono venuti anche a palazzo Vantini - conferma l’assessore all’Urbanistica di Iseo, Pasquale Archetti -. Ci hanno chiesto di trovar loro un luogo in cui sistemare una postazione per le bici elettriche. Una possibile soluzione, da noi, è di collocare le apposite rastrelliere al centro del parcheggio dell’ex Cral, dove ci sono gli ex bagni della ferrovia». DA SEGNALARE che in ciascuno dei paesi in cui il servizio sarà attivato la ditta «2e20» si è impegnata a raddoppiare con bici elettriche proprie il numero dei mezzi già attualmente disponibili. Ciò significa che il parco e-bike complessivo salirà a 224 unità. Un servizio che, per qualità e dimensioni, non esiste in altre parti d’Italia. «Finalmente si parte- tira un sospiro di sollievo il sindaco Guizzetti-. Alcune postazioni saranno operative tra un paio di settimane. Poi, via via, seguiranno a ruota gli altri Comuni». •

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