«Blitz alla cena benefica: ispettori dell’Ats arroganti»

di G.C.C.
Il sindaco Ilario Cavalleri
Il sindaco Ilario Cavalleri
Il sindaco Ilario Cavalleri
Il sindaco Ilario Cavalleri

Non si placano le polemiche sui controlli dell’Ats durante l’iniziativa a sfondo benefico «Erbusco in tavola». L’Agenzia di tutela della salute resta nel mirino del popolo del web che ironizza sopratutto sul fatto «che in piena epidemia polmonite, l’Ats abbia investito risorse umane e attrezzature per erogare una manciata di multe per motivi che sfiorano il grottesco: menù scritti a mano e la temperatura del baccalà non conforme». Tutti esprimono solidarietà alla Pro loco destinataria delle sanzione. L’Ats si è difesa spiegando che il sindaco era al corrente dei controlli e che i ristoratori hanno tenuto un atteggiamento aggressivo. Piccata la replica del sindaco di Erbusco Ilario Cavalleri: «Abbiamo messo a disposizione piazzola ed energia per la stazione mobile dell’Ats accogliendo la richiesta, per offrire una garanzia in più a visitatori e ristoratori. Condividiamo attività di vigilanza e di controllo, ma andrebbero svolte puntando su collaborazione e rispetto, del tutto mancate. Non ho rilevato alcun comportamento aggressivo da parte degli organizzatori o dei ristoratori come sostiene l’Ats, viceversa ho prove personali dell’atteggiamento arrogante mantenuto dagli addetti all’ispezione. Non si può spiegare diversamente l’ondata di indignazione popolare sollevata da un’ ispezione che ha danneggiato l’immagine di un’iniziativa che richiama ospiti da tutta Italia». Cavalleri incalza: «Ritengo che le istituzione debbano sempre puntare sulla collaborazione creando rapporti di fiducia nella chiarezza e nella distinzione dei ruoli. Ma questo è mancato: gli operatori Ats arrivati alle 17,30 hanno atteso, non si sa perché, che iniziasse la distribuzione dei piatti, per avviare il controllo. In 2 ore avrebbero potuto verificare bevande, bicchieri, pentole, padelle, contenitori, alimenti e ingredienti portati dai ristoratori; invece hanno aspettato l’inizio della cena, con decine di persone in coda incuranti di rallentare il servizio allungando le file, con inevitabile conseguenze sulle temperature dei piatti e degli ingredienti. In una cena benefica, con oltre 1200 ospiti, il personale con la pettorina, in vista più del tesserino che li identificava, hanno scavalcato chi era in fila dalle 19.30 fino oltre le 22. Prima di scrivere al direttore di Bresciaoggi, il dottor Speziani avrebbe potuto telefonarmi e chiedere chiarimenti: come sindaco sono responsabile della sanità del mio paese».•>

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