È stata una brutta sorpresa quella che si è presentata ieri mattina agli insegnanti della scuola primaria Edmondo De Amicis di Castegnato, alla ripresa delle lezioni dopo i giorni di vacanza del Carnevale: da ben dodici delle tredici classi erano spariti i computer portatili utilizzati per le Lim (Lavagne interattive multimediali) per il registro elettronico delle presenze e dei compiti.
«È un danno grave quello abbiamo subito e che limita l’attività scolastica - commenta il professor Giovanni Scolari, dal 2014 dirigente dell’Istituto comprensivo padre Vittorio Falsina - tutti i pc che avevamo in dotazione sono stati rubati. Evidentemente è stato qualcuno che conosce bene la scuola e che sapeva dove andare per rubare i computer, solo quelli, nient’altro». La dinamica del furto, a quanto è dato sapere, non è chiarissima. I ladri pare siano entrati da una uscita di sicurezza che hanno accuratamente richiuso; i Carabinieri di Ospitaletto hanno riscontrato solo lievi segni di forzatura, caratteristica di ladri esperti.
Entrati nelle aule i malviventi hanno scardinato gli armadietti che contenevano i personal computer e se ne sono impossessati. La scuola, frequentata da 450 alunni, è dotata di sistema di allarme che, si è appurato, è scattato domenica mattina verso le 10,30. L’istituto di vigilanza è intervenuto, ma pare si sia limitato a constatare dall’esterno che niente di anomalo stesse accadendo.
«Di solito - commenta Patrizia Turelli, vice sindaco con delega alla sicurezza - quando scatta l’allarme nei locali pubblici, ricevo anch’io la telefonata di allerta, ma questa volta non è accaduto ed abbiamo saputo del furto solo alla riapertura della scuola». Da alcune settimane, Istituto comprensivo ed amministrazione comunale hanno iniziato una serie di incontri con le realtà educative, associative, e imprenditoriali del paese per presentare il «Progetto formativo» della scuola. Il prossimo incontro è in programma il 17 febbraio con sindacati e associazioni imprenditoriali. Di certo il furto sarà argomento di discussione e non è detto che qualcuno di «buona volontà» decida di aiutare la scuola a ripristinare questi importanti strumenti didattici. G.O.