«Cercavano ogni motivo per poterci multare»

di G.C.C.
Alla serata quasi 2000 persone
Alla serata quasi 2000 persone
Alla serata quasi 2000 persone
Alla serata quasi 2000 persone

La manifestazione gastronomica più nota di Erbusco, che venerdì ha richiamato quasi duemila persone, passerà agli annali per i controlli molto puntigliosi dell’Ats sui piatti cucinati dagli chef. I sei ispettori sanitari con la pettorina azzurra sono entrati in azione quando nei sei palazzi iniziavano ad essere serviti i sei diversi menu, con specialità tipiche e capolavori della cucina franciacortina. «CERCAVANO MOTIVI per poterci sanzionare, ma appigliandosi a infrazioni minime», accusano in coro i ristoratori e i proprietari di ville e palazzi che da 13 anni aprono le porte per la manifestazione che destina decine di migliaia di euro in beneficenza alla sanità. «Sono arrivati a misurare la temperatura dei casoncelli prima che fossero messi in pentola - racconta incredulo un ristoratore -. Con modi sbrigativi, esibendo la pettorina, sono passati avanti a chi in fila aspettava il suo turno e ha dovuto attendere che misurassero le temperature dei contenitori usati per trasportare gli ingredienti». Un altro chef si lamenta per i modi: «I controlli sanitari posso capirli, ma sono altrettanto importanti anche l’educazione e il rispetto, che sono mancati». Esibendo un verbale, un collega fa notare: «Hanno scritto che la temperatura di tre ingredienti, preparati prima per un piatto tipico, andavano da 17 gradi a 35: per evitare problemi li abbiamo buttati sotto i loro occhi nei rifiuti, ma hanno scritto lo stesso il verbale. Vorrei capire cosa succede se entrano in estate nelle cucine di qualsiasi ristorante: la preparazione non si può fare dentro ad un frigorifero. L’impressione è che fossero lì a cercare pretesti per fare multe». CHI LAVORA nel settore fa notare: «Queste manifestazioni sono importanti, ma già molte sagre hanno chiuso proprio per i controlli sempre più puntigliosi. Poi salta fuori il problema della legionella, e ci si chiede se le autorità sanitarie non abbiano altre cose di cui occuparsi». Il Comune di Erbusco ha chiesto copia dei verbali e sta valutando di pagare le sanzioni, detraendone l’importo da quanto sarà raccolto per beneficenza: «Non possiamo far pagare le multe a chi ha lavorato gratis».

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