Cervo ucciso dal proiettile
La conferma dalle analisi

La carcassa del cervo abbattuto da una fucilata  in Franciacorta
La carcassa del cervo abbattuto da una fucilata in Franciacorta
La carcassa del cervo abbattuto da una fucilata  in Franciacorta
La carcassa del cervo abbattuto da una fucilata in Franciacorta

Se cervi e caprioli potessero votare probabilmente chiederebbero anche loro un referendum per essere trasferiti altrove; in province più rispettose delle regole nelle quali si sa cosa aspettarsi. Lo avrebbe chiesto anche il cervo maschio trovato morto nei giorni scorsi al confine tra Ome e Rodengo Saiano, nelle ore successive a una battuta al cinghiale segnalata e autorizzata. Le condizioni della carcassa avevano lasciato aperto qualche dubbio, e per superare ogni incertezza è stata fatta esaminare dall’Istituto zooprofilattico di Brescia. Che ha fatto sfumare qualsiasi altra ipotesi; prima tra tutte quella dell’investimento da parte di un veicolo. Il cervo era stato centrato e ucciso da un proiettile; come quelli usati per l’abbattimento dei cinghiali.

NATURALMENTE non è possibile attribuire la responsabilità dell’illecito ai protagonisti della battuta autorizzata: forse, chissà, qualcuno ha semplicemente approfittato del movimento di tante persone e delle fucilate per esploderne una a un bersaglio alternativo. P.BAL.

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