Chiari dedicherà una statua a Bud Spencer

Massimiliano Magli Bud Spencer merita un monumento, e lo merita non solo a Budapest, dove in onore dell’attore è stata eretta un mese fa una statua di bronzo alta due metri, ma anche e soprattutto nei luoghi della sua vita. A Chiari, per esempio, dove era nata la sua mamma: il paese bresciano al quale Bud, al secolo Carlo Pedersoli, nato a Napoli e vissuto a Roma, tornava spesso da ragazzo sul filo di uno stretto legame di sangue e di cuore. Scatta dunque una petizione per dare un volto alla «clarensità» di Bud Spencer attraverso un segno concreto, come una scultura. Costerà soldi, ma in qualche modo si troveranno, anche con il «crowdfunding» se necessario. L’IDEA È ARRIVATA da alcuni cittadini di Chiari che hanno ipotizzato tale progetto, sentendosi quasi in obbligo, dopo aver visto quanto fatto dalla città di Budapest in Ungheria. Qui alcune settimane fa è stato infatti inaugurata una statua dedicata a Bud: due metri di tutto bronzo (quasi a grandezza naturale: l’attore era alto un metro e 90) che hanno fatto saltare la mosca al naso ai clarensi, che considerano Bud a tutti gli effetti uno di loro. E per molti fondati motivi Di qui la richiesta, fatta propria anche dal consigliere comunale Fabiano Navoni, di realizzare una statua dedicata al famoso attore, scomparso nel giugno del 2016 a 86 anni. «Lo merita - spiega il consigliere -: è uno di noi, un grande uomo, un attore che ha fatto della commedia un arte straordinaria. Spesso i Comuni non sanno cosa fare per attirare turismo, mentre a volte la risposta è proprio dietro l’angolo. Nel caso nostro si potrebbe anche indicare nella cartellonistica la relazione tra Chiari e Pedersoli, non limitandosi solamente all’iscrizione Città delle quadre medievali». AL SINDACO Massimo Vizzardi non dispiace l’idea e ha assicurato che da gennaio inizierà ad occuparsi della vicenda, e anche dell’eventuale formula dedicatoria: statua, piazza, via o targa si vedrà: «Chiudiamo con il bilancio di previsione - ha detto il primo cittadino - dopo di che metterò mano a questa idea e vediamo cosa si potrà fare. Siamo orgogliosi di avere un pò di Bud in tutti noi». In una città che ha posato su spazi pubblici numerosi monumenti e mezzi busti (talvolta finanziati per lascito con intento autocelebrativo) questa nuova scultura potrebbe effettivamente arrivare. L’ultima onorificenza a un vip di questo calibro avvenne nel 2000 con il sindaco Mino Facchetti a consegnare la medaglia della città al poeta della Beat Generation Lawrence Ferlinghetti, il cui nonno era clarense. •