Christo, il nuovo «miracolo» può attendere

di Cinzia Reboni
I fondi per il dopo ponte di Christo slittano all’anno prossimo Paola Pezzotti: guida la ComunitàIl sindaco Riccardo Venchiarutti
I fondi per il dopo ponte di Christo slittano all’anno prossimo Paola Pezzotti: guida la ComunitàIl sindaco Riccardo Venchiarutti
I fondi per il dopo ponte di Christo slittano all’anno prossimo Paola Pezzotti: guida la ComunitàIl sindaco Riccardo Venchiarutti
I fondi per il dopo ponte di Christo slittano all’anno prossimo Paola Pezzotti: guida la ComunitàIl sindaco Riccardo Venchiarutti

Il nuovo miracolo di Christo può attendere. Slitta al 2018 l’erogazione della prima tranche dei 10 milioni stanziati dalla Regione per capitalizzare in termini di attrattività turistica il successo planetario di The Floating Piers nei 16 paesi affacciati sul lago di Iseo.

LE RISORSE ci sono - il Pirellone ha già messo a bilancio nel 2017 due milioni -, ma l’impervio iter «burocratico» impedisce di sbloccare le risorse e dare il via ai progetti ai nastri di partenza. Non è ancora stato firmato l’accordo tra la Regione e ogni singolo Comune, «una stipula di contratto - conferma Riccardo Venchiarutti, sindaco di Iseo -, senza la quale è impossibile bandire le gare di appalto. Un ritardo tecnico. Alcuni Comuni avevano già presentato le opere da realizzare quest’anno, visto che la Regione aveva sollecitato non solo a partire, ma anche a terminare e rendicontare entro il 2017. Oggettivamente mancano i tempi per chiudere entro l’anno. Alla fine - salvo effetti domino -, il ritardo sarà quantificato in mesi». Lunedì tra l’altro è previsto un incontro in Regione con il presidente Roberto Maroni. Sarà l’occasione per mettere sul tavolo tutte le problematiche ancora in corso. «Lo slittamento potrebbe creare dei problemi a chi era già pronto a partire - osserva il sindaco di Pisogne, Diego Invernici -. Manca l’atto che libera i fondi, la delibera deve essere approvata dalla Giunta». Nella duplice veste di sindaco di Sulzano e presidente della Comunità montana del Sebino, Paola Pezzotti incalza: «le risorse ci sono, e resta tutto confermato. Era stato sollevato il problema di alcuni piccoli paesi bergamaschi, che avevano difficoltà a rispettare l’accordo con la Regione». Che impone ai Comuni di mettere a disposizione la metà degli investimenti necessari per i progetti. «Maroni aveva però assicurato che una soluzione si sarebbe trovata - aggiunge Paola Pezzotti -. Ovvio che bisogna capire se siamo tutti allineati». «Penso che non sarà possibile inserire la quota prevista nel 2017 - ammette Giovanni Guizzetti, coordinatore del G16, l’organismo che raggruppa i Comuni riveraschi -: è un peccato perchè i Comuni che contavano di far partire gli interventi già quest’anno hanno dovuto cambiare programma».

Un problema che non tocca Montisola: «Il nostro progetto partirà nel 2018 - spiega il sindaco Fiorello Turla -, per noi al momento non cambia niente».

NELL’«AGENDA» del dopo Christo figurano le terme di Sassabanek, le ciclabili e il recupero di siti medievali a Iseo (1,4 milioni), il rilancio delle Palafitte e il restyling della piazza con e-bike, auto elettriche e un parcheggio sotterraneo a Sulzano (4,3 milioni), l’impianto di depurazione delle acque a Montisola (1,4), il museo di arte contemporanea «Mirad’or», il restauro del teatro parrocchiale e la conclusione della pista ciclabile a Pisogne (1,5). E ancora: il recupero dell’ex opificio Cittadini a Marone (2,8) e la valorizzazione dell’ex Casa di riposo Zirotti a Sale Marasino (1,4), mentre Paratico vuole collegare con una passerella su palafitte il parco delle Erbe danzanti al lungolago Ninfee (1,4).

Nessun ripensamento ha precisato l’assessore all’Economia della Regione, Massimo Garavaglia: «le risorse ci sono, e la regola che ci siamo dati insieme ai Comuni è di concedere i soldi in base alla loro capacità di spesa. Siccome alcuni paesi non sono in grado di spenderli nel 2017, l’erogazione è slittata».

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