Christo! Non è bastato nemmeno un ponte

Non osi separare l’uomo ciò che Dio unisce, ammoniscono gli officianti durante ogni matrimonio in Chiesa. A Montisola, invece, un acquedotto sembra separare ciò che Christo aveva unito solo un anno e mezzo fa. Di traverso, come sempre, si mettono i «cugini» di Sulzano: non hanno piacere che gli isolani si attacchino alla loro rete idrica, come hanno chiesto, perché il sangue non è acqua e secoli di fiera rivalità non si possono sciacquare sotto il rubinetto. Quindi accampano pretesti di problemi tecnici (che pure esistono) per mandare a monte il gemellaggio dell’acquedotto: bevetevi la vostra. Eppure il ponte di Christo aveva portato un’effimera tregua unendo i campanili, tra i due sindaci c’erano stati abbracci, promesse, forse baci. Su quel ponte, finché è durato, si è camminato sull’acqua, schivando le antiche ruggini. Ma è proprio l’acqua che causa la ruggine. Figurarsi un intero acquedotto.

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