Cinque anni di tasse fantasma
Rischio stangata per 18 locali

di Giuseppe Zani
Il lungolago di Montisola: sul caso «dehors» adesso è bufera
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I titolari di «dehors» a Montisola sono ancora sotto shock. Da sempre pagavano la tassa dei rifiuti prodotti nei rispettivi locali, ma mai quella dei rifiuti per le superfici dei plateatici davanti a ristoranti, negozi e bar.

In questi giorni è arrivata a ciascuno di loro una lettera in cui il Comune chiede di pagare cinque anni di Tari per il suolo pubblico occupato.

I DESTINATARI della missiva sono appunto i proprietari e gestori di negozi, bar e ristoranti. In tutto 18 attività. Per alcune di esse ci sono in ballo poche centinaia di euro, per altre è arrivata una vera e propria stangata. La singola cifra più alta, fra quelle richieste a tutti gli esercenti contattati, è di 3500 euro.

Gli interessati al momento mordono il freno. Inevitabile che la loro arrabbiatura trovasse eco nei capannelli dei residenti. «I plateatici sono di vitale importanza per i nostri operatori - sostiene l’ex assessore Sergio Turla, ora in minoranza per “Insieme per continuare” - Si poteva tergiversare, prendere tempo. È tutta politica la scelta della maggioranza di andare a scartabellare tra le cartelle esattoriali alla ricerca dei tributi elusi». Gli accertamenti sulle annualità passate erano stati affidati dal Comune a una società di consulenza. La quale ha scovato tasse pregresse evase per un ammontare di 227mila euro, di cui circa 20mila relativi alla Tari dei «dehors»: i plateatici dei locali. «Mi dispiace, ma non rischio un intervento della Corte dei conti per aver fatto mancare un introito dovuto all’ente pubblico - precisa il sindaco Fiorello Turla - I nostri uffici si sono sbagliati a non far pagare la Tari per l’occupazione di suolo pubblico, ma hanno sbagliato anche gli esercenti a non comunicare correttamente la metrature occupate e le eventuali variazioni sopravvenute. Adesso, senza alcuna sanzione - aggiunge il sindaco Turla - chiediamo a commercianti, baristi e ristoratori di regolarizzare la loro posizione a partire dal 2013. Oltre tale anno c’è la prescrizione. Un beneficio comunque gli interessati l’hanno avuto».

Un beneficio la cui copertura finanziaria è stata a suo tempo caricata sulle utenze di tutta la comunità. Quanto alle modalità di pagamento, le attività in questione possono rateizzare quanto dovuto in quattro tranche. La prima delle quali scade il 30 novembre, l’ultima invece il 31 agosto 2018.

L’ex sindaco Angelo Colosio, che ora siede in minoranza con la lista «Azione civica», ha proposto di concedere condizioni più favorevoli e tempi meno stringenti. Con l’imposta di sbarco, secondo lui, i flussi di cassa in municipio sono tali che le rate si possono spalmare su due e persino tre anni.

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