Civiche, un matrimonio e un divorzio

di Fausto Scolari
Enzo Simoni e Fabio Consoli: divorzio tra i due consiglieri della civica
Enzo Simoni e Fabio Consoli: divorzio tra i due consiglieri della civica
Enzo Simoni e Fabio Consoli: divorzio tra i due consiglieri della civica
Enzo Simoni e Fabio Consoli: divorzio tra i due consiglieri della civica

In vista delle prossime elezioni amministrative, che chiameranno in primavera i cittadini alle urne, a Provaglio d’Iseo si registra un botta e risposta in casa della civica di minoranza «Bene Comune», divisa in modo netto sulle strategie e le alleanze. In particolare le divisioni sono nette sul patto unificazione tra le due civiche. I due attuali consiglieri comunali di «Bene Comune» hanno scelto strade diverse in vista delle prossime elezioni: da un lato Fabio Consoli ha preso le distanze dalla fusione con l’altra lista civica denominata «Provaglio, Provezze e Fantecolo», che aveva governato il Comune nel precedente mandato. Dall’altro lato e su posizioni opposte c’è Enzo Simonini, capogruppo di «Bene Comune», al contrario ha lavorato sodo per giungere alla fusione e in una lettera aperta sui social ha risposto duramente al collega:«Ho letto con incredulità le dichiarazioni di Fabio - scrive Simonini - che probabilmente si è scordato che per più di due anni ho continuato a rammentargli quanto fosse importante partecipare attivamente e confrontarsi. Si è forse scordato che il percorso di avvicinamento all’altra Lista civica è stato scelto dall’assemblea di “Bene Comune“ senza che lui si opponesse». Ma la rottura sembra ormai totale: sempre rivolgendosi a Fabio Consoli, scrive Simonini che «Bene comune aveva chiesto le sue dimissioni perché non partecipava più a nessun incontro. Io invece continuerò a spendermi nel confronto, nell’ascolto e nella ricerca di risposte condivise per il bene comune». Come si ricorderà, Bresciaoggi ne ha dato notizia nei giorni scorsi, Fabio Consoli aveva motivato il suo dissenso alla fusione sostenendo che le scelte di 5 anni fa, quando nacque la civica «Bene Comune», erano ben precise e «rimangono tutt’oggi valide. Volevamo far fare un cambio di marcia nella gestione del paese - aveva ricordato Consoli - ed ecco perché ho maturato la mia decisione di non aderire alla nuova compagine, frutto della “fusione“ delle due liste attualmente in minoranza: una aveva governato il paese per tanti anni e noi ci eravamo proposti come alternativa. Sarebbe incoerente - aveva detto in sintesi il consigliere comunale uscente - fonderci con chi avevamo sfidato come forza alternativa». Dunque da un lato c’è una «fusione» tra liste che si uniscono, dall’altro strade che si dividono, quando mancano pochi mesi alle elezioni. •

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