«Così Bosco Stella minaccia
i vigneti del Franciacorta»

I comitati Salute e Ambiente tornano a lanciare un accorato appello al Consorzio vitivinicolo Franciacorta chiedendo di unirsi all’offensiva collettiva contro la discarica Bosco Stella.

«L’autorevolezza e il peso economico di un marchio diventato il simbolo incontrastato delle eccellenze vitivinicole bresciane potrebbe diventare determinante nella decisione della Regione», osserva Fausto Bondioli a nome dei comitati Salute e Ambiente.

I rappresentanti dei cittadini che si oppongono da nove anni alla discarica in progetto nell’enclave fra Castegnato, Passirano, Paderno e Ospitaletto, hanno auspicato un incontro con i vertici del Consorzio Franciacorta.

«Al momento la nostra richiesta non è stata accolta, ma confidiamo di poter sottoporre all’ente di tutela della Docg una mappa satellitare che evidenzia la preoccupante vicinanza del nascente cimitero di rifiuti con le vigne di pregio», osserva Bondioli. La discarica andrebbe fra l’altro ad innestarsi in un comprensorio già saturo di criticità creando a parere dei comitati un cuscinetto di degrado ad altissimo rischio inquinamento fra la città e un’area delicata, vulnerabile e preziosa come la Franciacorta, «culla» del vino italiano più famoso nel mondo. «Siamo convinti che difendere il proprio territorio sia dovere di tutti - afferma ancora Bondioli -, di coloro che lo abitano e ne subiscono le criticità, ma certamente, se non di più, da parte delle aziende e delle realtà produttive che da questo territorio traggono rilevanti vantaggi economici, come il Consorzio vitivinicolo Franciacorta».

I comitati si augurano quindi che «tutte le parti in causa facciano sentire la propria voce per ribadire le proprie ragioni prima che vengano imposte dall’alto, evitando che i consumatori si rendano conto ormai a parere definitivo del rischio che il territorio di produzione delle famose “Bollicine” di Franciacorta diventi uno dei siti più inquinati d’Italia». Il verdetto definitivo su un iter autorizzativo che si appresta a tagliare l’incredibile traguardo dei 3600 giorni di gestazione è atteso entro Natale. C.REB.

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